Ripopolare le Madonie con i migranti, il progetto della Regione: «Loro una risorsa, non un problema»
Risolvere il problema dello spopolamento dei paesi dell’entroterra siciliano accogliendo i migranti? Per l’assessorato regionale della Famiglia e delle Politiche sociali si può. Il progetto c’è già e i risultati finali sono stati presentati questa mattina durante la conferenza stampa, che si è svolta nella Sala Bonsignore dell’assessorato di via Trinacria. Presenti l'assessore Nuccia Albano, il dirigente generale del dipartimento Maria Letizia Di Liberti, il direttore generale del Consorzio Nova, Gianpietro Losapio e Michela Bongiorno, dirigente del Servizio 3. Lo studio, dal titolo «Nuovi modelli di governance del fenomeno migratorio nelle aree interne della Sicilia: il piano di azione e inclusione accogliente sulle Madonie», è stato condotto all’interno del progetto Com. In. 4.0 e ha puntato a individuare nel territorio madonita un’area in cui sperimentare un modello innovativo di inclusione e ripopolamento dell’entroterra siciliano. «Abbiamo voluto trattare il fenomeno dell’immigrazione - spiega l’assessore Albano - non come un problema, ma come una risorsa. Con questo progetto aiutiamo i più fragili, chi arriva in Sicilia in cerca di aiuto, e nel contempo proviamo a ripopolare questi paesi e a riattivare l’economia locale». Al progetto hanno aderito quasi tutti i comuni delle Madonie, attraverso il coinvolgimento di sindaci e associazioni del territorio, ma anche di aziende disposte a inserire i migranti nel mondo del lavoro. Cinquantasette immobili in venti Comuni delle Madonie e 54 aziende agricole, edili e della ristorazione disponibili ad assumere personale; 56 famiglie pronte a diventare tutor per coloro i quali decideranno di trasferirsi: sono questi alcuni dei dati sui modelli di governance del fenomeno migratorio nelle aree interne della Sicilia.