È rimasto un grande fazzoletto di terra con sparuti spicchi di alberelli sgraziato e asimmetrico, nonostante la bacchetta magica dei finanziamenti del Pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza) avesse fatto cadere su quell'area ben cinque milioni e 200 mila euro già nel 2021 per trasformarlo da brutto anatroccolo in giardino pubblico, unico approdo verde tra tutta quella massa di cemento che si è presa nel tempo l’esclusiva della zona. Questioni legate a contenziosi ed espropri di alcuni immobili che lo circondano ne hanno bloccato finora la realizzazione, ma prima di Ferragosto il Comune di Palermo ha approvato una delibera di giunta che ufficializza il via libera operativo: entro l’autunno sarà affidata la gara integrata (progettazione ed esecuzione) da oltre 5 milioni di euro per fare nascere Villa Turrisi, il parco di tre ettari che si snoderà tra le vie Leonardo da Vinci, Ruggeri, De Grossis, Evangelista Di Blasi e Politi.
L’amministrazione ha già dato via alla nomina del rup (responsabile unico del procedimento), ma soprattutto sono partite le procedure di esproprio delle particelle che individuano i terreni privati destinati a spazi pubblici che faranno parte del nuovo parco urbano. Sulla rampa di lancio anche la procedura per l'affidamento di indagini specialistiche e rilievi topografici a supporto alla redazione del progetto di fattibilità tecnico economica.
Si poteva fare già prima, ma l’impasse era rappresentato principalmente dall’esproprio della particella occupata dalla chiesa evangelica di via De Grossis, che intanto aveva avviato una regolare procedura di condono edilizio. Per accorciare i termini, il Comune aveva emanato già una delibera alla fine di dicembre 2022 dove si proponeva di fatto di ridisegnare il progetto escludendo proprio quella particella per evitare di esporre l'amministrazione al ritardi spese eccessiva e potenziali contenziosi. L’8 agosto la modifica: verrà acquisita solo una striscia di terreno larga circa 6 metri e lunga 27 (162 metri quadrati) leggermente più piccola e in altra posizione rispetto a quella originariamente individuata, ma di contro più funzionale allo scopo di garantire due ingressi distinti su via De Grossis, uno che serva agli utenti dell’associazione religiosa Aere e l’altra ai fruitori del giardino, in totale autonomia e indipendenza. La soluzione ratificata dal voto in giunta, tra l’altro, è una variazione a costo zero per l’Ente. «L’amministrazione ha accettando un’altra sfida - commenta l’assessore comunale alle Politiche ambientali, il forzista Andrea Mineo -. E ci sono da programmare ancora i finanziamenti del quinquennio 2021-27. Ville e giardini della città stanno cambiando radicalmente aspetto».
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia