La denuncia dell'Unione degli Universitari di Palermo dopo la pubblicazione del report di immobiliare.it che conferma i canoni insostenibili in molte città italiane.
«Il rapporto di immobiliare.it - dichiara Valerio Quagliano, Coordinatore di Ateneo dell'Udu Palermo - conferma che la situazione del caro affitti per gli studenti e le studentesse dell'ateneo palermitano sta diventando sempre più grave. Il report, infatti, ci dice che in soli 12 mesi il prezzo di una stanza singola è aumentato del 18% raggiungendo il prezzo di 272€. Ciò costringerà gli studenti e le studentesse a valutare di non intraprendere o continuare il proprio percorso studi, che nel 2023 non può essere più accettabile».
«Oltre la crescita vertiginosa dei prezzi - dichiara Irene Ferrara, neo eletta al CdA Ersu di Palermo - ci preoccupa l'assenza di politiche da parte delle istituzioni nazionali e regionali per attenuare questa problematica che colpisce gli studenti e le studentesse. Abbiamo avuto solo risposte negative sull'apertura di nuovi studentati, e nessun piano di politiche abitative. Nel frattempo, la situazione, si fa ancora più grave in vista dell'imminente inizio del nuovo anno accademico».
«Ad oggi, il Ministro Salvini non ha fatto nulla per contrastare il caro affitti. Gli avevamo chiesto – aggiunge Simone Agutoli, responsabile delle politiche abitative nazionale per l'UDU – di intervenire urgentemente sulle agevolazioni fiscali, spostandole dal mercato libero al mercato concordato. Sarebbe stata una misura a costo zero, ma avrebbe aiutato a mantenere sotto controllo i canoni mensili, incentivando gli accordi territoriali. Abbiamo appreso che Salvini vuole aprire un tavolo e auspichiamo di essere coinvolti con la massima urgenza. Porteremo alla sua attenzione le nostre richieste in vista della prossima legge di bilancio».
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