Palermo, una villetta sul mare tolta alla mafia diventerà un centro educativo per i bambini disabili
Questa mattina a Palermo è stato effettuato il collaudo di un bene confiscato alla mafia, che si trova all’interno di un residence ad Acqua dei Corsari. Diventerà un centro socio-educativo per bambini e adolescenti disabili. I lavori saranno ultimati entro ottobre. A condividere l’iniziativa con l’assessore comunale alle Attività sociali Rosi Pennino, i consiglieri Gianluca Inzerillo e Pasquale Terrani, il presidente della II Circoscrizione Giuseppe Federico, gli uffici del Comune e la ditta appaltatrice. «La decisione, prima del nostro insediamento, era quella di farne un dormitorio - ha dichiarato l’assessore Pennino - ma da amministrazione attiva abbiamo voluto modificarne la destinazione di utilizzo poiché pensiamo che le persone a rischio di grave marginalità debbano trovare punti di riferimento e di ricovero che siano prossimi alla città e non lontani dai servizi e dai luoghi in cui è possibile valutare i loro percorsi di inclusione. Così, compatibilmente con le grandi potenzialità che questa villetta sul mare può offrire alle fasce più fragili, abbiamo deciso di realizzarvi un centro socio educativo per bambini e adolescenti disabili». I lavori comprenderanno il rifacimento delle pavimentazioni e degli impianti, l’isolamento termico e acustico, l'impermeabilizzazione della struttura e l’installazione di un impianto fotovoltaico. I rappresentanti istituzionali presenti hanno espresso apprezzamento per l’iniziativa, sottolineando «la condivisione di modifica di utilizzo che più si presta alla ubicazione del bene e alle potenzialità della sua strategica collocazione».