Fino a 120 rate per il pagamento del Canone unico patrimoniale a Palermo. La tassa grava sugli imprenditori che occupano il suolo pubblico o utilizzano la cartellonistica pubblicitaria. Il Consiglio comunale ha modificato l’articolo 35 del regolamento applicativo. «Viene completato il processo di revisione del regolamento Cup approvato dalla precedente amministrazione che ha causato danni enormi ai cittadini ed alle imprese. L’atto varato oggi consente di poter rateizzare fino a dieci anni l’importo dovuto, mentre l’attuale regolamento prevedeva soltanto il pagamento di 4 rate entro lo stesso anno» dice l’assessore alle Attività Produttive Giuliano Forzinetti. La delibera è stata approvata dalla maggioranza che sostiene la giunta Lagalla ma con il contributo decisivo dei due consiglieri del gruppo Oso. A marcare le differenze con le opposizioni è stata la disposizione che impone le fideiussioni a garanzia del Comune. Ma dalla maggioranza evidenziano che la fideiussione è prevista solo per debiti superiori a 50 mila euro annui e che è stato introdotto «un regime speciale senza fideiussione per gli arretrati degli anni 2021 e 2022» , scrivono i capigruppo a Sala delle Lapidi Domenico Bonanno (Democrazia Cristiana), Alessandro Anello (Lega), Dario Chinnici (Lavoriamo per Palermo), Gianluca Inzerillo (Forza Italia) e Giuseppe Milazzo (Fratelli d’Italia). Ma secondo le opposizioni l’aver inserito la fideiussione potrebbe rendere più difficile l’equilibrio economico degli imprenditori che sono in difficoltà e dunque pregiudicare gli stessi incassi del Comune. «Sono stati introdotti nuovi costi, non previsti dalla legge, a carico dei cittadini che vogliono pagare in rate mensili i loro debiti tributari al Comune» si legge in una nota dei consiglieri di Progetto Palermo, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Azione e Gruppo Misto che hanno abbandonato l’aula al momento del voto.