Re Felipe di Spagna: «A Palermo mi sento a casa». Mattarella: «Porre rimedio alle disuguaglianze»
Al via il simposio Cotec Europa, l’incontro annuale istituzionale tra le Fondazioni per l’Innovazione d’Italia, Portogallo e Spagna, al Teatro Massimo di Palermo. Tema centrale dell’appuntamento l’«Innovazione nella finanza sostenibile». Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Re di Spagna Felipe VI e il presidente della Repubblica portoghese Marcelo Rebelo de Sousa insieme per individuare azioni comuni relativamente alla problematica degli investimenti in sostenibilità ambientale e sociale. Ma anche per offrire il loro punto di vista su come possa la finanza, anche attraverso strumenti innovativi, concorrere al raggiungimento dei 17 obiettivi stabiliti da Agenda 2030 (SDG, obiettivi di sviluppo sostenibile) e dall’Accordo di Parigi sul clima, finalizzato a contenere l’innalzamento della temperatura media globale, ridurre le emissioni globali climalteranti, sviluppare e diffondere tecnologie atte a raggiungere la neutralita` climatica (net-zero emissions). Tra i presenti anche il commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, e il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. Gli inni di Spagna, Portogallo e Italia hanno salutato i tre capi di Stato al Teatro Massimo di Palermo, sede del simposio Cotec su innovazione e finanza sostenibile. Gli inni sono stati eseguiti dalla Massimo Kids Orchestra.
Il «grazie» del re Felipe
«Desidero ringraziare i nostri ospiti italiani per la generosa accoglienza e in particolare il presidente Sergio Mattarella: in questa occasione infatti il foro Cotec si svolge proprio nella città che gli ha dato i natali, un luogo incredibilmente ospitale e di grande bellezza in cui io, come tutti noi penso, mi sento come a casa». Così il Re di Spagna Felipe VI nel suo discorso finale al XVI Symposio Cotec Europa, a nel teatro Massimo a Palermo.
L'intervento di Gentiloni
«La pandemia e l’invasione russa dell’Ucraina - ha detto il commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni - avrebbero potuto farci mettere in secondo piano la sfida della sostenibilità. Non è così. Anzi, in queste crisi abbiamo raddoppiato questo sforzo. L’Europa continuerà a guidare questa fase di transizione verso la neutralità climatica cercando di renderla giusta. Fa parte del nostro Dna. Abbiamo fissato obiettivi sempre più ambiziosi, orientando flussi di capitale verso gli investimenti verdi e sostenibili. E l’invasione russa ha accelerato questo processo. Si tratta di inaugurare la nuova stagione di un capitalismo moderno e responsabile».