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La scommessa di Cuffaro: Dc oltre la doppia cifra alle elezioni provinciali in Sicilia

Parlando a dirigenti e simpatizzanti: "Abbiamo costruito dentro il Consiglio comunale di Palermo una squadra straordinaria; a vedere tante persone motivate e coraggiose mi emoziona pensare che due anni fa tutto questo poteva essere una follia"

Non so se per le provinciali si voterà a novembre come pensa il presidente Renato Schifani, noi siamo pronti a novembre o a maggio. Faremo un grande risultato, non mi sbilancio ma siamo abbondantemente oltre le 2 cifre. Solo oggi ho dato il benvenuto a dieci consiglieri comunali». Così il leader della Dc, Totò Cuffaro, parlando a dirigenti e simpatizzanti riuniti nella segreteria del partito per fare un bilancio del primo anni di attività amministrativa a Palermo.

«Partendo dal nulla ma dalle idee e dai valori, siamo riusciti in due anni a creare una straordinaria comunità di persone. Siamo una grande famiglia di democristiani: un partito libero, aperto, plurale e democratico. Adesso dobbiamo stare ulteriormente attenti, perché potrebbe esserci un allargamento della nostra famiglia e allora dobbiamo essere severi e puliti, se lo saremo tra quattro anni stravinceremo dappertutto», ha continuato.

Parlando alla platea, Cuffaro ha poi aggiunto: «In un anno di amministrazione comunale non ho mai avuto il bisogno di chiedere nulla, zero. La Dc non è più un partito delle prebende e dello scambio elettorale, ma è il partito a servizio delle persone. Abbiamo costruito dentro il Consiglio comunale una squadra straordinaria; vedere tante persone motivate e coraggiose e mi emoziona pensare che due anni fa tutto questo poteva essere una follia. Questo mi responsabilizza e ci impone di essere severi con noi stessi e puliti. Non partito pulito non c’è in giro neanche tra quelli che pensano di essere moralizzatori».

E sottolinea: «Lo sapevo che alla Regione mi avrebbero lasciato due assessorati che consideravano di serie b, ma li ho presi. Ora mi dicono, ma l’assessorato agli Enti locali fa le nomine? Eh sì, voi dividete pure gli assessori che gestiscono fondi. Nessuno voleva la delega alla Famiglia, adesso sfido tutti: fatevi un giro per vedere se negli altri assessorati c’è la metà delle persone che viene da noi».

Infine, la scommessa: «Da questo momento il tempo che dedicherò alla Sicilia sarà più risicato, perché andrò in giro per l’Italia avendo scommesso di fare le liste della Dc per il Parlamento europeo». «Il sogno c’è, e se oltre al dream ci mettiamo il drink è meglio», ha ironizzato Cuffaro riferendosi alla gaffe (’I am a drink’) che ha commesso qualche settimana fa, diventata virale sui social, storpiando la celebre frase di Martin Luther King (I have a dream).
Cuffaro però ha rassicurato i suoi: «Comunque non me ne vado senza che qui si sia creata una struttura che può camminare con le proprie gambe e continuare a pensare con la propria».

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