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Palermo, violenza nelle discoteche: si è arenato il patto sicurezza, ecco perché

Aggressioni, episodi di violenza, minacce: sempre più spesso i fine settimana palermitani ci raccontano storie di soprusi e angherie a danno di chi vuole divertirsi e, spesso, degli stessi titolari dei locali. E proprio gli imprenditori, da tempo chiedono maggiore sicurezza e presìdi delle forze dell’ordine.

Una trattativa che, però, sembra essersi arenata. Lo scorso ottobre, prefettura, amministrazione comunale e associazioni dei gestori dei locali si erano seduti attorno ad un tavolo. Il tema, come spiegato da un comunicato diffuso dalla prefettura, verteva su «maggiori livelli di sicurezza all’interno e in prossimità degli esercizi».

Il percorso che sembrava galoppare verso un’intesa ha però subito una battuta d’arresto: «Il protocollo non è più andato avanti - spiega l’assessore alle Attività produttive del Comune di Palermo, Giuliano Forzinetti, allora presente al tavolo -. Manca l’accordo tra l'ufficio territoriale del governo e i titolari. A questi ultimi erano state chieste delle prescrizioni che non hanno voluto fornire. Non erano d’accordo». Le istituzioni avevano richiesto la regolamentazione dei comportamenti dei gestori e del personale «anche attraverso una maggiore conoscenza e rispetto delle norme a tutela della sicurezza e della tranquillità pubblica, proprio attraverso il diretto coinvolgimento degli imprenditori del settore dell’intrattenimento danzante».

Nel frattempo, orde di ragazzi, talvolta minorenni, tengono in ostaggio la movida, trasformando strade e discoteche in luoghi dove svago e intrattenimento sono costretti a lasciare il posto a interi gruppi che tutto cercano tranne che il divertimento. O, comunque, lo vanno ricercando a modo loro. L’ultimo episodio al Country, nota discoteca in viale dell’Olimpo, dove una quarantina di ragazzini, tutti minorenni, ha tentato di varcare l’ingresso senza pagare: il gruppo si è presentato ai cancelli della discoteca con l’intento di non aprire il portafogli, provocando fin dall’inizio i buttafuori all’esterno del locale e riuscendo, alla fine, ad invaderlo. Nessun ferito o danno all’interno della discoteca, ma problemi per lo staff e per chi, invece, voleva soltanto passare una serata all’insegna della spensieratezza.

Si è infatti deciso di sospendere la festa e chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Sei volanti sono arrivate celermente sul posto riportando la calma, ma ormai la serata era stata rovinata. La paura, infatti, si è sparsa tra i ragazzi, creando momenti di tensione. Che hanno comportato anche disagi: tra i ragazzi, infatti, era presente un gruppo Erasmus, che ha dovuto aspettare che il pullman, previsto per le 3 del mattino quando la serata sarebbe volta al termine, tornasse a riprenderli in netto anticipo sulla tabella di marcia. Il titolare della discoteca, Vincenzo Di Fresco, denuncerà il fatto portando a supporto le telecamere di video sorveglianza. Episodi che saltano alle cronache sempre più spesso e per i quali i locali cercano di attrezzarsi sempre più massicciamente con la vigilanza privata, che finisce sempre per non riuscire ad arginare fino in fondo il fenomeno.

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