Il rincaro è lieve, ma il punto sul quale piovono le critiche alla delibera sulle nuove tariffe per l’addizionale Irpef è quello che... non c’è più. Presente nel vecchio testo, ora l’esenzione dell’aumento per le fasce con reddito inferiore a 10 mila euro è sparito. Nella proposta della giunta, infatti, l’addizionale passerebbe dallo 0,8% allo 0,95% nel 2023 per tutti i contribuenti in modo indistinto (si parla di un incremento del 20%), con aumenti progressivi fino a un massimo di una aliquota di 1,4% (circa 1,8 volte quella attuale) nel 2026. Critiche dai sindacati e dallle opposizioni. Piccata la replica del vicesindaco Carolina Varchi: «Trovo curioso che si gridi allo scandalo per l'aumento dell'Irpef di 9 milioni. Se i cittadini non avessero avuto la possibilità di votare e liberare la città dalla precedente amministrazione, l'aumento sarebbe stato di oltre 52 milioni». Un servizio di Connie Transirico nell'edizione di Palermo del Giornale di Sicilia in edicola oggi