Defenestrata Gianna Fratta e con lei anche Francesco Di Mauro, che da sovrintendente è «ritornato» un dipendente della Sinfonica. Insomma, non c’è pace alla Foss, anzi: alla fine la guerra tra sindacati e dirigenza ha visto il successo dei primi, che hanno chiesto di essere ascoltati dal nuovo Consiglio di amministrazione, appena insediato. Le teste chieste erano proprio quelle del direttore artistico Gianna Fratta – direttore d’orchestra e pianista, moglie del cantautore Piero Pelù – e del sovrintendente Di Mauro, in rotta con l’orchestra. Alla fine della seduta, salutati direttore e sovrintendente, il CdA presieduto da Gaetano Cuccio ha deciso di nominare il direttore amministrativo, Massimo Provenza, come facente funzioni, in carica per non più di due mesi, e comunque fino all’arrivo del nuovo sovrintendente. Per il quale il Consiglio di amministrazione è pronto a lanciare una nuova manifestazione di interesse (la terza in cinque anni): bando pronto il 26 aprile, subito dopo la Liberazione, candidature entro 25 giorni. La richiesta, su scala almeno nazionale, è di un manager nel campo con una competenza certificata di almeno dieci anni. E riprendono campo i nomi che erano circolati fino a due anni fa, quindi Andrea Peria, oggi a capo del Corecom, ed Ester Bonafede, ora in quota Fratelli d’Italia e sulla poltrona più alta di Taormina Arte, tra l’altro molto legata al direttore d’orchestra Beatrice Venezi (consigliere per la musica del ministro Sangiuliano) che probabilmente sarebbe felicissima di sbarcare a Palermo, anche se i boatos la danno interessata anche ad altre poltrone del capoluogo. Si vedrà, e come sempre, alla Sinfonica i cambiamenti di registro sono all’ordine del giorno: basti pensare che Massimo Provenza è sovrintendente (seppur facente funzioni) già da qualche giorno e nulla era filtrato. Normalità, questa, per una fondazione che non ha neanche un ufficio stampa ufficiale che curi la comunicazione ordinaria dei concerti in cartellone, nonostante abbia bandito una manifestazione di interesse (anche qui, cinque addetti stampa mutati in tre anni) scaduta a gennaio e graduatoria mai pubblicata. Ma torniamo al sovrintendente: la situazione qui è abbastanza complicata perché Francesco Di Mauro è un dipendente della Sinfonica e quindi è tornato nei ranghi, ma senza un ruolo specifico, con evidente imbarazzo di tutti. E i problemi restano comunque sul tavolo, a partire dall’approvazione del bilancio e soprattutto della stagione estiva che sarebbe alle porte, ma di cui ancora non c’è l’ombra del programma. (*SIT*)