Giuseppe Todaro è il nuovo presidente della Rap, azienda che si occupa della raccolta di rifiuti a Palermo. A dare il via libera alla nomina è stata l’assemblea dei soci che si è tenuta nella sede dell’azienda di piazzetta Cairoli. Alla riunione ha preso parte il vicesindaco Carolina Varchi. Alcuni giorni fa Girolamo Caruso si era dimesso da amministratore unico della Rap. Con l’arrivo di Todaro si completano le nomine delle società partecipate del Comune. “Per natura sono ottimista. E non potrebbe essere altrimenti visto che ho deciso di investire tempo ed energie in una terra da sempre abbastanza ostile a chi vuol fare impresa - dice Todaro-. Proprio perché sono ottimista, e per certi versi anche testardo, ho deciso di accettare questo prestigioso incarico anche se buona parte delle persone che mi stanno accanto mi consigliavano di rinunciare. Quando si parla di Rap e della situazione dei rifiuti in Sicilia c’è sempre un approccio pessimista, in tutti c’è la convinzione che non cambierà mai nulla, che niente e soprattutto nessuno potrà mai venirne a capo”. Le questioni aperte e le criticità, in seno a Rap, sono tante e sono tutte abbastanza note. “Chiaramente - aggiunge Todaro - ho in mente un mio progetto che discuterò con il sindaco e con i soci, che ringrazio per la fiducia. Ma qualunque sarà la traiettoria che intraprenderemo insieme, non si potrà prescindere da tre elementi: il potenziamento della differenziata, il rilancio di Bellolampo non più solo come discarica ma anche come polo logistico e, soprattutto, un patto con i palermitani e con tutta la struttura aziendale, dalla dirigenza alla rappresentanza sindacale passando per il singolo dipendente. Bisogna insistere sul concetto di sinergia, perché una città pulita è il risultato di chi raccoglie i rifiuti ma anche di chi li smaltisce correttamente. Senza questo lavoro di squadra mancherà sempre un tassello fondamentale” Per concludere, Todaro si sofferma sulle presunte incompatibilità di cui si è parlato nelle ultime settimane: “Con Osp, una delle aziende che ho l’onore di guidare, avevamo un subappalto che è scaduto e non è stato rinnovato. Quindi reputo la questione ad oggi chiusa, per non dire inesistente. Ripeto, per natura sono ottimista. E penso che la nostra terra e i nostri figli meritino passione ed energie per cambiare e migliorare un futuro che non è ancora scritto. Magari poi anche i miei sforzi si riveleranno vani, ma nessuno potrà dire che non ci ho provato”.