I sindacati di Rap proclamano lo stato di agitazione dei lavoratori della partecipata del comune di Palermo, al termine dell’incontro con la governance dell’azienda. Per Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel, "non sono convincenti le rassicurazioni dell’azienda su nessun versante, da quello economico-finanziario sul quale attendiamo urgente convocazione dell’Amministrazione Comunale, alla riorganizzazione interna che va concordata preventivamente con le parti sociali, alla consegna della VII vasca, ancora una volta posticipata in attesa della valutazione sulla perizia di variante da parte della CTS del Dipartimento Regionale Territorio e Ambiente". I sindacati aggiungono "abbiamo chiesto all’azienda di convocare un incontro urgente alla presenza del Socio Unico, siamo stanchi di sopperire alle carenze di mezzi e personale, impegnando i lavoratori in servizio più di 10 ore al giorno, al limite delle norme contrattuali in tema di salute e sicurezza". "Da troppo tempo, teniamo in piedi questo accordo sindacale, impiegando nei fatti ogni singolo lavoratore dei servizi di raccolta ogni giorno per due turni. E se la burocrazia comunale ha immaginato di far quadrare i conti del Comune sulla pelle dei lavoratori della Rap, noi siamo pronti a revocare gli accordi ed avviare le procedure di sciopero", proseguono Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel, che concludono: "Lo ribadiamo, con l'attuale gettito TARI il Comune di Palermo può riconsegnare alla Rap per l’anno 2023 gli 8 milioni stralciati nel corso del 2022. Siamo fiduciosi che la politica comunale ripristinerà le condizioni di equilibrio economico della sua partecipata ed attendiamo la convocazione".