Palermo, a Brancaccio c'è carenza di medici. Toti Amato tranquillizza: «A fine marzo le graduatorie»
Sono troppo pochi i medici di famiglia nel quartiere Brancaccio di Palermo, tanto che parecchi residenti della periferia, rimasti senza assistenza sanitaria, sono talvolta costretti a rivolgersi alle farmacie della zona. A denunciarlo è il presidente della seconda circoscrizione Giuseppe Federico che in questi mesi ha raccolto le lamentele di tanti abitanti del quartiere. In assenza di medici, chi ha problemi si rivolge alle farmacie che non possono far altro che indirizzare i malati da specialisti o in ospedale. «Negli ultimi anni sono andati in pensione ben quattro medici di base - spiega il dottore Pietro Muratore della farmacia Deleo di via Hazon -. Solo uno è stato in parte sostituito perché ha trasferito il suo studio a Brancaccio, prendendo il posto di un vecchio medico, ma aveva già i suoi pazienti, quindi ne ha potuto prendere pochi altri. Al momento, quindi, mancano tre-quattro medici per 2-3000 pazienti. Sempre più spesso riceviamo in farmacia richieste di supporto sanitario che noi non possiamo dare perché di stretta competenza del medico curante. Svariate volte ci prodighiamo ad indicare a quale branca specialistica possono rivolgersi ma queste sono informazioni che solo il medico curante può possedere». L'assenza dei medici di base diminuisce anche il numero delle prescrizioni di farmaci, con un danno per chi ha esigenza di medicinali per varie patologie e non ha un dottore a cui rivolgersi, ma anche per le farmacie che vedono calare il loro fatturato. Le carenze dei medici vengono colmate ogni anno il 30 marzo, in seguito alla pubblicazione delle graduatorie da parte della Regione siciliana, così come spiega a gds.it il presidente dell'Ordine dei medici di Palermo Toti Amato: «A breve - tranquillizza il dottor Amato - l'argomento si dovrebbe sbloccare perché a fine marzo si aspetta la pubblicazione delle graduatorie delle zone carenti. Un argomento in mano alla Regione e che dovrebbe essere risolto quanto prima, anche perché dopo la pubblicazione non ci sarà carenza dei medici in quanto gli stessi che hanno fatto il corso di formazione potranno avere l'incarico a tempo determinato. Da parte dell'Ordine - conclude il presidente - ci sarà un sollecito alla Regione affinché tutte le pratiche vengano sviluppate nei tempi più brevi. Una norma nazionale ha stabilito di recente che la graduatoria per stabilire le zone carenti, non debba più essere pubblicata due volte l'anno, a marzo e a settembre, ma una sola volta, ovvero solo a marzo.