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Regione, l'appalto era irregolare: la Sicilia perde i 36 milioni per la sorveglianza antincendio

All'inaugurazione dell'anno giudiziario il procuratore Zingale rende noto l'avvio di un'inchiesta

Un appalto irregolare ha provocato la revoca di un finanziamento dell’Ue per un avanzato sistema di sorveglianza antincendio in Sicilia. Sul caso ha promosso un’indagine la Procura regionale della Corte dei conti per la Sicilia. Ne ha parlato, all’inaugurazione dell’anno giudiziario, il procuratore regionale Pino Zingale.

L’opera progettata era considerata uno strumento essenziale per un’azione di prevenzione in una regione che, a causa degli incendi quasi tutti dolosi, subisce ogni anno una devastazione del territorio e del patrimonio boschivo. Il sistema di nuova generazione aveva ottenuto un finanziamento di 36 milioni e 446 mila euro con un progetto collegato a una misura del Programma di sviluppo rurale. Il finanziamento è saltato quando si è scoperto che l’appalto era stato affidato, tramite gara, a una azienda priva dei requisiti necessari. Ora la Procura regionale della Corte dei conti ha promosso un’indagine per danni nei confronti dei funzionari che non si sono accorti della irregolarità.

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