Palermo

Martedì 24 Settembre 2024

Tarsu non riscossa, il Comune di Borgetto deve essere risarcito per 460 mila euro da una società

Il Comune di Borgetto

I giudici della corte d’appello della Corte dei Conti, presieduti da Giuseppe Aloisio, hanno condannato la società A. e G. Riscossioni Spa, con sede a Lucca, a risarcire il Comune di Borgetto (provincia di Palermo) di circa 460 mila euro per la mancata riscossione della Tarsu, la vecchia tassa sui rifiuti, dai residenti morosi per l’anno 2013. È stata confermato la sentenza di primo grado. Tra il Comune di Borgetto e la società di riscossione era stato stipulato un contratto per l’affidamento in concessione della gestione delle sanzioni per violazione del codice della strada, l’accertamento e riscossione coattiva delle entrate tributarie e patrimoniali dell’ente. Le contestazioni della procura regionale sono scattate dopo la denuncia di danno da parte del segretario generale del Comune, con la quale è stato segnalato che era scaduto il termine entro cui procedere alla notifica dei 1.396 atti relativi al ruolo per omesso o parziale pagamento della Tarsu per l’anno 2013. Gli avvisi di accertamento in rettifica e d’ufficio devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuto essere effettuati. Scaduti i termini, il tributo non può essere più richiesto. Tra la società di riscossione e il Comune è scattato a metà del 2018 un carteggio con l’invio dei dati dei morosi. Secondo la società dati incompleti che non avrebbero consentito l’invio degli avvisi. Non così per il Comune che avrebbe fornito tutto il necessario per inviare le richieste di pagamento. L’impianto della procura contabile è stato accolto dai giudici.

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