Via libera oggi in commissione Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana alla legge di Stabilità 2023. Il ddl, per un valore complessivo di 16,5 miliardi di euro, si compone di una quarantina di articoli che accolgono in totale un centinaio di emendamenti.
«Dopo una lunga e proficua sessione di lavoro in commissione - afferma l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone - ha preso forma una legge di Stabilità che poggia su tre pilastri: la certezza dei conti, il sostegno all’economia e allo sviluppo, l’ascolto di tutte le forze politiche e sociali della Sicilia. Non c'è un solo ambito d’intervento o socio-economico che non viene toccato dall’intervento della Regione, a dimostrazione dell’attitudine servente che ispira l’azione di governo della giunta Schifani». La manovra sarà incardinata lunedì 30 gennaio a Sala d’Ercole e l’obiettivo, come previsto dal calendario della sessione finanziaria deciso dalla conferenza di capigruppo ai primi di gennaio, è di procedere velocemente per arrivare al voto finale l’8 febbraio dei disegni di legge di bilancio e Stabilità.
Una manovra che per Falcone garantisce l’equilibrio finanziario della Regione, «abbracciando diverse iniziative dal chiaro approccio interventista, tese a favorire la ripresa economica. In primo luogo ricordiamo i 300 milioni di euro stanziati per favorire le nuove assunzioni, a cui si aggiunge l’azione dell’Irfis e un utilizzo finalmente compiuto dei fondi extraregionali a nostra disposizione, per avere ricadute certe nel tessuto produttivo e occupazionale dell’Isola».
Aggiunge poi l’esponente del governo Schifani: «In un contesto di forte inflazione, la Regione ha voluto mandare un segnale anche al mondo dei dipendenti e del precariato che vede contrarsi il proprio potere d’acquisto». Per i lavoratori forestali, i Pip, i lavoratori Rmi è stato formalizzato l’adeguamento Istat e l’aumento dei salari, mentre introdurre le 36 ore settimanali per i lavoratori Asu «significa dare dignità a una categoria bistrattata da anni, come da impegno che lo stesso presidente Schifani aveva assunto».
Una spinta decisiva, ricorda ancora Falcone, arriva dalla finanziaria ai Comuni siciliani: «Alla certezza dei trasferimenti ordinari, di cui anticiperemo a maggio le prime tre trimestralità, affianchiamo la misura straordinaria del Fondo di progettazione da 200 milioni di euro. Le amministrazioni locali potranno così avvalersi di risorse e professionalità aggiuntive per cogliere tutte le opportunità di finanziamento che si prospettano nell’attuale congiuntura».
«Siamo chiamati - sottolinea il presidente della Regione, Renato Schifani - a coniugare l’esigenza di garantire l’equilibrio dei conti con il dovere di far fronte alle conseguenze di una congiuntura economica e sociale particolarmente difficile a causa degli effetti della pandemia e della guerra. Questo deve richiamare tutti noi a un maggiore senso di responsabilità. Il governo regionale con questa manovra finanziaria sta facendo la propria parte. Ringrazio la Commissione per il lavoro svolto e auspico che in Aula con le forze politiche, anche di opposizione, si instauri un clima costruttivo, pur nella differenza naturale di posizioni, che miri all’esclusivo interesse dei siciliani», conclude.
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