Nuove piste ciclabili a Palermo, pronto il piano in zona Università e nelle strade dei monumenti
Presentato a Palermo, ai presidenti di Circoscrizione e ai rappresentanti delle associazioni di categoria, lo studio di fattibilità tecnico-economica delle nuove piste ciclabili, realizzato dall’amministrazione comunale. «La mia visione della mobilità sostenibile - afferma l’assessore comunale alla Pianificazione Urbanistica, Maurizio Carta - è che quella ciclabile debba diventare a tutti gli effetti una parte essenziale del trasporto pubblico locale agevolando gli spostamenti di ultimo miglio. Per questo insieme ai miei uffici è stato predisposto uno studio di fattibilità Tecnico-Economica per dare concretezza e attuazione al piano della Mobilità dolce del 2015, che prevede l’estensione di nuovi 80 km di ciclovie e la manutenzione dei 50 km esistenti e che consentirà di migliorare la sostenibilità degli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola». In questa prima fase sono state selezionate due tratte prioritarie che possano efficacemente utilizzare un finanziamento Pnrr di 7 milioni e mezzo per i primi 28 km. I primi 10 km saranno realizzati entro il 2023 e i restanti 18 km si potranno realizzare entro il 2026. Le due tratte prioritarie riguardano l’una la connessione del campus universitario di viale delle Scienze, del Civico e del Policlinico e l’altra i principali attrattori culturali lungo gli assi monumentali. La mobilità ciclabile, amplificata dalla micromobilità elettrica, nel disegno dell'amministrazione comunale, consente di ridurre la necessità dell’uso delle auto private concorrendo al miglioramento della vivibilità di Palermo lungo alcune tratte importanti per la vita quotidiana delle persone. «Una nuova visione di città - afferma il sindaco Roberto Lagalla - presuppone nuovi modi di percorrerla, con meno emissioni e con più sicurezza, con meno disagi e con più piacevolezza. Per questo ringrazio l’assessore Carta che sta dando esecutività alla nostra visione di una città più sostenibile e a misura delle persone, condividendola con tutti i portatori di interesse, in modo che sia sempre più una immagine comune di futuro».