Concessioni demaniali marittime turistico-ricreative e portuali: è il tema del convegno in programma a Palermo martedì 10 gennaio, a partire dalle 9.30, nell’aula magna Paolo Borsellino del Dipartimento di Scienze politiche e delle relazioni internazionali dell'Università di Palermo. La complessa tematica delle concessioni demaniali marittime è divenuta di estrema attualità, sia a livello nazionale che regionale siciliano, e ciò per le delicate questioni di diritto europeo insorte, ma anche per la rilevanza economica del settore, significativa soprattutto nell’Isola. La procedura di infrazione sul regime italiano di assegnazione delle concessioni demaniali marittime turistico-ricreative della Commissione Ue risale al 2008. Da lì tentativi di rinvio (da parte dei legislatori di Stato e Regione) ai quali una legge nazionale (118 del 2022) ha posto fine, dopo reiterati provvedimenti sollecitati da giudici amministrativi e penali, prevedendo tempi stretti (2023-24) per gare e scadenza delle concessioni. A fine 2022 l’aumento del 25 per cento dei canoni concessori, mentre si preannuncia un ricorso alle Sezioni unite della Cassazione contro le sentenze dell’adunanza plenaria del Consiglio di Stato. Sulle concessioni portuali il quadro appare invece più chiaro, il 28 dicembre scorso è stato pubblicato il regolamento che reca la disciplina per il rilascio di concessioni di aree e banchine e che diviene un rilevante riferimento anche per le altre concessioni demaniali marittime. Proprio per offrire un approfondimento in merito l’Università di Palermo-Dipartimento di Scienze politiche e delle relazioni internazionali ha organizzato il convegno. I lavori saranno aperti dal direttore del Dems Costantino Visconti, alla presenza, fra gli altri, del ministro Nello Musumeci, dell’assessore regionale Elena Pagana, del presidente dell’Autorità portuale di Palermo Pasqualino Monti e del presidente della Camera di Commercio di Palermo Alessandro Albanese. La relazione d'apertura sarà quella di Gaetano Armao, docente di diritto amministrativo e promotore del convegno, nonché vicepresidente della Regione nella scorsa legislatura. Seguiranno gli interventi di Antonio Barone dell’Università di Catania, Loredana Giani dell’Università di Roma, Maria Immordino del Cga Sicilia, Nicola Romana dell’Università di Palermo e Fabrizio Tigano dell’Università di Messina. L’obiettivo è quello di esaminare e possibilmente delineare il contesto ordinamentale entro il quale potrà intervenire il legislatore, a partire dalle preannunciate iniziative sul decreto Milleproroghe all’esame delle Camere. Il Convegno, promosso dalla cattedra di diritto amministrativo, si terrà il presso l’Aula Magna Paolo Borsellino, in via Maqueda 324, a Palermo.