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Ars, il presidente Galvagno: «Un dialogo col Parlamento per evitare stop alle leggi regionali» 

Il presidente dell'Ars Gaetano Galvagno

Un asse Palermo-Roma per evitare che le leggi regionali vengano impugnate. Ne ha parlato il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, incontrando i giornalisti per gli auguri di Natale. «Abbiamo avviato un dialogo con Camera e Senato - dichiara Galvagno - per ricreare quel ponte che nel passato si era sgretolato, per cercare di evitare che le leggi vengano impugnate. Colgo l'occasione per ringraziare il lavoro di tutti gli uffici e la loro professionalità. Sono sicuro che riusciremo a migliorare i rapporti e i testi delle norme». Il presidente aggiunge che «sui conti della Regione è in corso un’interlocuzione molto intensa tra il ministro Giancarlo Giorgetti e il presidente Renato Schifani. Attenderei i prossimi giorni che saranno importanti».

Preoccupano i tempi del bilancio. «Ci sarà un invito da parte dei capigruppo - risponde Galvagno - nel voler fare un esercizio provvisorio di massimo uno-due mesi e allo stesso tempo lavorare sia con le commissioni di merito, con la commissione Bilancio e poi con l’Aula». Poi svela: «C'è un’intesa a non voler fare un esercizio provvisorio al 30 aprile che metterebbe in ginocchio le imprese e i siciliani ma dobbiamo fare le cose con i giusti tempi per analizzare il testo e poterlo migliorare. Ricordo che le ultime commissioni si sono insediate il 26 novembre e abbiamo fatto le variazioni di bilancio con una procedura di urgenza, riuscendo ad approvarle il 7 dicembre». Per il presidente dell'Ars, «la vera scommessa è offrire l'anno prossimo ai siciliani una finanziaria che venga fatta entro il 31 dicembre».

Galvagno dice di non essere «contrario all’autonomia. Sono contrario al punto di partenza. La Sicilia non è nelle stesse condizioni delle altre Regioni d’Italia. Se ci facessero partire dallo stesso nastro di partenza sarebbe una cosa, ma quando la Sicilia viaggia ad anni luce di distanza da altre Regioni che sono più sviluppate sotto il profilo delle infrastrutture, dei collegamenti, della sanità, credo che l'autonomia non sia un’autonomia equilibrata. Se ci mettessero nelle condizioni potrebbe essere una strada percorribile».

Spazio anche al caro voli. «È un tema - afferma Galvagno - che riguarda chiunque debba andare oltre lo Stretto. In questi giorni sono stato a Roma e un biglietto di andata mi è costato 12 euro. Per tornare in Sicilia le cifre invece sono equivalenti a un viaggio dall’altra parte del mondo. Noi faremo le nostre battaglie, ma è un tema su cui devono lavorare anche il governo nazionale e l'Antitrust».

Sulla presenza di due gruppi di Forza Italia in Assemblea, Galvagno assicura: «Cercheremo di evitare qualsiasi genere di deroga. In tutti i casi aspettiamo che possa esserci il buon senso e che si trovino soluzioni che non creino imbarazzo. Ai siciliani non interessa la questione di “Forza Italia uno” e “Forza Italia due”, ma servono risposte per andare avanti e affrontare un Santo Natale». Come è noto, all’Ars ci sono due gruppi, «Forza Italia all’Ars», presieduto da Stefano Pellegrino e «Forza Italia» che fa capo al commissario regionale, Gianfranco Miccichè: gruppo, quest’ultimo, che potrebbe finire sotto la soglia minima di quattro componenti. Domani è prevista la sostituzione di Tommaso Calderone, vicino ai miccicheiani e che ha accettato il seggio alla Camera, con Bernadette Grasso, che potrebbe iscriversi al gruppo che fa capo invece al governatore Renato Schifani.

Guardando all'attività complessiva, Galvagno dice: «Le priorità del 2023 saranno quelle di riuscire a trovare le soluzioni nel minor tempo possibile per venire incontro ai tantissimi e gravosi problemi dei siciliani, uno su tutti il caro bollette. Non cerchiamo più i pannicelli caldi ma quelle che posso essere delle soluzioni reali, concrete e sostenibili». E aggiunge: «Credo ci siano anche tutte le carte in regola per potere essere vicini alle esigenze del territorio. Abbiamo un’opportunità unica che è quella di avere un governo regionale e nazionale dello stesso colore. Ci auguriamo che sia una voce unanime che possa portare risposte fattive».

 

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