Bollette, rifiuti a Palermo e cimitero, i primi 120 giorni di Lagalla: in cassa non c'è un euro
«Ogni giorno è come scalare il passo del Mortirolo». Roberto Lagalla usa questa metafora ciclistica per fare capire la fatica quotidiana che affronta da sindaco di Palermo, anche se l’ex Rettore è fiducioso: ii risultati presto arriveranno. Trascorsi 120 giorni dal suo insediamento, Lagalla traccia il suo primo bilancio. «Ho colto due aspetti positivi da quando mi sono insediato: la speranza delle gente che incontro perché si aspetta risultati concreti soprattutto sui rifiuti, e questo mi fa pensare che si è riannodato quel filo tra cittadini e amministrazione che si era spezzato, e un volontariato generoso che spesso supplisce alle inefficienze della macchina pubblica». Gli elementi negativi, invece, sono «la consapevolezza dei ritardi che sono stati accumulati nel tempo e che non possono essere superati di slancio» e l’esistenza di un modello organizzativo della macchina comunale lento». Ecco perché «entro fine ottobre», annuncia il sindaco, «presenterò in giunta la proposta di riorganizzazione degli uffici e prima di Natale ci sarà la rotazione dei dirigenti con la ridistribuzione del personale secondo i carichi di lavoro degli uffici». «Da qui al primo gennaio - prosegue Lagalla - faremo oltre 90 assunzioni perché ci sono aree assolutamente critiche: penso all’avvocatura, al servizio tributi, all’area tecnica, alla gestione dei fondi extra-comunali. Dobbiamo affrontare dei ritardi e il rischio è di perdere fondi, questo non ce lo possiamo permettere». Anche perché la situazione dei conti pubblici rimane delicata e alla domanda su quanto c’è in cassa, il sindaco risponde con una citazione televisiva: «Bambole, non c’è una lira: questa è la situazione che ho trovato, lo dico senza fare polemica. Abbiamo messo in campo un processo graduale e chiaro - spiega - Sono stati adottati provvedimenti normativi nazionali, altri sono in corso. Abbiamo tre obiettivi: migliorare le condizioni economiche del patto Stato-Comune, rendere sostenibile il piano di riequilibrio, approvare il rendiconto del 2021 e il previsionale 2022 entro la fine dell’anno. Questo ci consentirebbe di aprire il 2023 in esercizio provvisorio con dati economici più solidi e verificati e definire il piano di riequilibrio entro la data prevista del 31 marzo 2023 con l’approvazione del previsionale 23-25 entro il 30 aprile. Altre due priorità su cui il sindaco sta lavorando senza sosta sono l’emergenza rifiuti e quella cimiteriale.
L'emergenza cimitero
«Quella del cimitero è una storia infinita», quindi altra citazione: questa volta il paradosso di Zenone, «Achille e la tartaruga». «Abbiamo cercato di fare Achille, cominciando a collocare i nuovi loculi ma all’azienda cimitero i clienti non mancano - sottolinea - Abbiamo bisogno di un periodo congruo per potere affermare di avere risolto il problema. Non ci vorrà meno di un anno per eliminare il problema delle bare in giacenza». Accantonata l’idea del nuovo cimitero a Ciaculli perché «non ci sono i presupposti tecnici», Lagalla annuncia che l’amministrazione «sta ragionando di allargare nel medio periodo gli spazi a Santa Maria di Gesù e ai Rotoli». Sul fronte rifiuti il sindaco sta lavorando per risolvere «tre tipi di problemi: contingenti, strutturali e di costume». «Abbiamo avviato la pulizia straordinaria che si concluderà il 7 dicembre, senza però incidere sul lavoro ordinario della Rap che ha bisogno di più personale e di nuovi mezzi, in questo senso c’è un investimento di 60 milioni di euro. Sicuramente - assicura il sindaco - la città non può diventare un immondezzaio».
Sos caro bollette
Per il Comune di Palermo, che è sotto piano di riequilibrio finanziario, il «caro bollette» si sta traducendo in un conto salatissimo: 13 milioni di maggiori oneri. «È impensabile che i Comuni possano trovare le risorse per pagare gli aumenti all’interno dei proprie finanze», avverte il sindaco Roberto Lagalla. «L’Anci ha sollecitato il governo nazionale, della questione dovrà essere investita anche la Regione per forme di aiuti agli enti locali - afferma Lagalla - La soluzione non è spegnere gli impianti dell’illuminazione pubblica nelle strade mettendo a rischio la sicurezza o rendere invisibili i monumenti creando disagi ai turisti che per noi sono una ricchezza». Il sindaco annuncia che a breve «firmerò una provvedimento per dare incarico a un gruppo di lavoro tra personale del Comune e dell’Azienda del gas per individuare misure sostenibili per il contenimento della spesa energetica, attraverso sistemi tecnologici e accorgimenti operativi».