«In questi giorni riceviamo decine di segnalazioni da parte di imprenditori per l’arrivo di avvisi di pagamento non dovuti sulle insegne pubblicitarie». A denunciare la questione e a chiedere spiegazione al Comune è Confesercenti Palermo. «La legge nazionale 160 del 2019 - dicono la presidente Francesca Costa e il responsabile attività produttive Nunzio Reina - parla chiaro (Art. 1 comma 833 lettera l): le insegne sotto ai 5 metri quadrati non sono soggette a nessun canone e se si telefona al Suap anche oggi, si continua ad avere questa informazione. L’Ufficio Tributi, invece, in forza a una delibera del consiglio comunale - n°244/2021 - approvata a luglio dello scorso anno, ha iniziato a notificare centinaia di avvisi con tanto di QR code per i pagamenti anche a chi ha piccole insegne. Cifre che variano, in base alla metratura e alla tipologia, da poche a svariate centinaia di euro. Somme che specie in questo momento difficile segnato dall’inflazione e dal caro bollette per i consumi energetici, appaiono come l’ennesimo schiaffo a chi vuole fare impresa in questa città. Ancora di più perché si tratta di una materia nazionale non derogabile e la ratio di questi avvisi risulta dunque incomprensibile». Stando alle segnalazioni arrivate ai vertici di Confesercenti, gli avvisi di pagamento per insegne al di sotto dei 5 metri quadrati hanno raggiunto anche imprenditori per attività ormai chiuse e di cui al Comune è stata regolarmente comunicata la cessazione.