“La maschera è caduta, rovinosamente, tanto sull’opzione termovalorizzatore per Palermo, a lungo malcelata e oggi svelata dal sindaco Roberto Lagalla, quanto sulla continuità della fallimentare politica sui rifiuti targata Musumeci, in caso di vittoria di Renato Schifani”. Lo dichiara Giampiero Trizzino, deputato regionale del Movimento 5 Stelle, dopo le “sconcertanti dichiarazioni di apertura del neo sindaco alla costruzione di un termovalorizzatore a Bellolampo. Queste - aggiunge Trizzino - sono le conseguenze del lasciare Palermo e l’intera Regione Siciliana nelle mani della destra. Non esisterà più alcun freno ad azioni che si sarebbero in qualche modo potute contrastare. La politica ambientale sui rifiuti di Lagalla e Schifani è ormai tracciata: continuare nel solco degli inceneritori voluti da Musumeci. Addirittura ipotizzandone uno sopra la testa dei palermitani, come se non bastasse in una discarica (quella di Bellolampo) con ben sei vasche sature e percolato che scorre sotto le falde acquifere”. “La strada da percorrere - ribadisce il deputato - doveva e può ancora essere un’altra: dare priorità agli impianti di recupero dei materiali con un occhio di riguardo alla frazione umida che da sola rappresenta il 40% della raccolta differenziata, e ridurre al minimo la quantità di rifiuto indifferenziato; tracciare un programma di dismissione e bonifica delle discariche e dopo, solo dopo, lavorare alla costruzione di impianti compatibili con la tutela dell’ambiente, per quel che ne resta. Invece, da domani continueremo ad avere discariche che producono tonnellate di percolato (perché gli inceneritori hanno bisogno delle discariche per il deposito delle ceneri) e inceneritori che manderanno letteralmente in fumo i buoni propositi sulla raccolta differenziata, alla faccia degli obblighi imposti dall’Unione europea. Tutto questo a caro prezzo per le tasche dei siciliani: perché quello che non dicono i sostenitori degli inceneritori è che questi mega impianti non si pagano da soli”.