Salta l’invio dell’avviso di pagamento del canone unico mercatale a Palermo, per l'occupazione di spazi nei mercati, e i commercianti chiedono di posticipare la scadenza del 30 giugno. Lo segnala Confimprese, collegando il mancato arrivo degli avvisi all’attacco hacker al sistema informatico del Comune che ha impedito l’emissione delle cartelle di pagamento e lasciato al buio i commerciati sull'entità dell’importo da versare.
A questo si aggiunge l’impossibilità di fare i calcoli della tariffa, perché al momento le pagine di riferimento nel sito del Comune sono ancora incomplete delle informazioni necessarie.
«Ricordo a tutti che per promuovere il pagamento del canone entro le scadenza del 30 giugno, nel regolamento comunale è stata previsto lo sconto del 50% se si paga nei termini previsti - dice Giovanni Felice, presidente di Confimprese Palermo -. Al momento appare evidente che gli operatori del commercio su aree pubbliche non saranno, tranne novità delle prossime ore, nella possibilità di rispettare la data di scadenza, perdendo così la premialità del 50%, per cause che non dipendono dalla loro volontà».
A così pochi giorni dalla scadenza, dal Comune di Palermo hanno fatto sapere a Confimprese che «non sarà possibile organizzare l'emissione degli avvisi bonari di liquidazione per causa di forza maggiore», l’attacco hacker, scrive il capo area dell’ufficio Tributi, Maria Mandalà. Essendo un canone da pagare in autoliquidazione, poi, l’invito che il Comune rivolge all’associazione di categoria è di «farsi promotrice con i propri associati diramando un invito al pagamento entro la scadenza del 30 giugno pure considerando il ricevimento dell’avviso bonario oltre il termine di scadenza».
«Per fornire le indicazioni utili ai nostri iscritti - sottolinea Felice di Confimpresa - abbiamo cercato informazioni sul sito del Comune. Per individuare le tariffe abbiamo cercato il regolamento del Cup mercatale, ma le pagine sul sito sono inesistenti. A noi sembra che in queste condizioni i margini di errori siano altissimi e il tempo è agli sgoccioli. E per questo motivo, chiediamo al sindaco Roberto Lagalla che si faccia promotore di una proroga della scadenza di giugno».
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