Palermo

Martedì 30 Aprile 2024

A Palermo il tram fa scintille: botta e risposta tra la Lega e Catania

«Ho letto delle cose assurde relativamente alla approvazione del Piano Triennale delle opere pubbliche di oggi. Come gruppo Prima l’Italia Noi abbiamo votato a favore dell’emendamento che prevedeva l’eliminazione della linea A perché la riteniamo inutile e dannosa. Successivamente ci siamo astenuti ma siamo rimasti in aula durante il voto sul piano triennale , perché se il piano non fosse stato approvato avremmo perso un altro anno per spendere soldi per importanti e urgenti lavori da fare in quattro scuole palermitane. E sarebbe stato uno scempio in una città già fortemente carente di strutture scolastiche decenti. Tutto il resto è fuffa. Per quanto riguarda il tram non partirà nessun bando per il semplice motivo che l’amministrazione comunale non ha ancora i progetti validati». Lo dice Igor Gelarda capogruppo di Prima l’Italia in consiglio comunale a Palermo. «Motivo per cui sarà il prossimo sindaco - aggiunge - che verrà eletto tra meno di un mese, a stabilire se e come le linea del tram che aveva immaginato la precedente amministrazione comunale potranno essere realizzate. Quello di cantare vittoria dicendo che verrà realizzata una linea tram inutile e dannosa, come quello di via Roma-Libertà è l’estremo tentativo di farsi campagna elettorale da parte della Premiata ditta Catania & C, che hanno fatto diventare Palermo la città più trafficata d’Italia». Al consigliere ribatte l’assessore alla mobilità Giusto Catania: “Gelarda si rassegni: il progetto tram è già progettato, finanziato, ha avuto tutti i pareri e ha una verifica completa. Il completamento della rete tramviaria è ormai un processo irreversibile. Senza lo stop, di qualche mese fa, da parte del Consiglio comunale la gara sarebbe stata già pubblicata. Adesso ci sono le condizioni per procedere e non fermarsi più. Ho la certezza che la prossima amministrazione, chiunque sia il sindaco, avrà l’obbligo della continuità amministrativa, pena i gravi danni all’erario che potrebbero pensare sulle tasche degli amministratori. Dubito che qualcuno voglia assumersi questa enorme responsabilità politica e personale.» Replica ancora Gelarda: "Il processo per la linea A del tram non è affatto irreversibile, come dice Giusto Catania. Di irreversibile c'è stata solo l' incapacità politica dell'amministrazione Orlando a governare la città.  Innanzitutto manca la validazione del progetto, senza la quale non si può mettere a bando nulla. Seconda cosa c'è una querelle importante con amap ed AMG, perché l'attuale progetto del tram non prevede somme per lo spostamento dei sottoservizi lungo la nuova linea del tram: cioè reti idriche, fognarie e di illuminazione. Allo stato attuale costerebbero almeno una ventina di milioni di euro che le partecipate non hanno nessuna intenzione di pagare perché sostengono che non toccano a loro. Nel progetto del tram già esistente invece erano previste anche le spese dei sottoservizi. Per tali ragioni il bando non potrà essere pubblicato. Quello che invece il centrodestra potrà fare, una volta prese le redini di Palazzo delle aquile, è che nel prossimo Piano Triennale potrà stralciare di nuovo la linea A del tram. Esattamente come era già accaduto l'anno scorso. Non ci sarà, infine, nessun danno erariale perché noi chiederemo la rimodulazione del progetto. Quindi non la perdita delle somme, ma immaginare qualche cosa di alternativo come una metropolitana automatica leggera, oppure una flotta di bus elettrici almeno per quanto riguarda la linea A. Il progetto si può in parte rimodulare, basta solo un po' di buona volontà politica, che siamo sicuri che la prossima amministrazione avrà. Le affermazioni di giusto Catania sono tipiche da campagna elettorale. Ci dispiace per l'assessore Catania, ma crediamo che lui non vedrà mai realizzato il tram in via Libertà e in via Roma"  conclude Gelarda. “Quando a parlare di tram e traffico è l’assessore comunale Giusto Catania, sembra di avere davanti Dracula che dialoga con l’Avis - lo afferma Vincenzo Figuccia, deputato di Prima l’Italia - Lega Sicilia all’Assemblea regionale siciliana.. In dieci anni l’amministrazione di Orlando e Catania ha mandato in tilt il sistema dei trasporti di Palermo, rendendo la città sempre più preda del traffico selvaggio. I tram e le linee realizzate sono quanto di più antieconomico e antimoderno potesse verificarsi. Ed oggi ancora sentiamo lo stesso Catania insistere sulla linea 1 di Via Libertà. Si rassegni l’assessore scadente, in quanto a fine mandato, le linee del tram come le ha immaginato lui non si faranno, non ci sarà sicuramente la complicità su un progetto a perdere da parte della nuova amministrazione che insedieremo tra qualche settimana. Contro chi ha reso Palermo invivibile si pronunceranno presto i cittadini e si cambierà pagina verso il progresso per una vera smart city”.

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