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Palermo, Cuffaro al contrattacco: «Disgustoso inquinare il giorno della memoria»

La commemorazione del trentennale della strage di Capaci: sul palco anche il presidente Mattarella e Maria Falcone (foto di Igor Petyx)

Sulle polemiche del 23 maggio interviene Totò Cuffaro. «Io e tanti palermitani e siciliani onesti - premette - abbiamo un sogno che comincia a realizzarsi, rifare la Democrazia Cristiana. Scegliere di inquinare un solenne giorno di memoria - è l’affondo dell’ex presidente della Regione all’indomani delle commemorazioni della strage di Capaci - con uno squallido spettacolo politico da campagna elettorale per tentare di “mascariarla” è stato a mio modesto parere disgustoso. È accaduto pure questo il 23 maggio con la volontà di certa parte della sinistra politica e la complicità di una parte di quella artistica e giornalistica».

Cuffaro attacca Pif per il suo spettacolo e soprattutto Orlando. «Vorrei dire a Pif - prosegue - che può tenere il suo animo disteso perché normalmente io querelo le persone non “i pif”. Considerata, quindi, la mia volontà di non querelarlo può anche sollevare l’avvocato che ha nominato dal palco, perché non avrà certo bisogno di essere difeso dall’avvocato Leoluca Orlando Cascio. Questo mi è molto di conforto perché non dovendo difendere “i pif”' non querelati da me potrà occuparsi - tra una indignazione e l’altra nei miei confronti - di dare degna sepoltura alle oltre 1200 bare accatastate al cimitero dei Rotoli da oltre un anno. Questa però è la mia speranza ma non credo che lo farà. E comunque io “i pif” non li querelo».

Ieri il sindaco di Palermo aveva sottolineato l’esigenza di «evitare che Palermo alle prossime elezioni possa tornare ad essere governata dalla mafia». Parlando alla commemorazione della strage di Capaci aveva detto che «Palermo in questi anni ha costruito un percorso rivolto al rispetto dei diritti che contraddistingue il cambiamento culturale della città, è stata capace di liberarsi dal governo della mafia e per questo con forza dobbiamo impedire che torni a governare». Secondo Orlando, infatti, «è ambiguo ed inquietante che due persone che non hanno alcun ruolo politico, Cuffaro e Dell’Utri, abbiano costretto la Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia a ritirare i propri candidati per scegliere un candidato indicato da Dell’Utri e Cuffaro».

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