«In occasione della festa della Liberazione che si celebra oggi, è più che mai necessario pensare in maniera condivisa a questa giornata e a quel 25 aprile 1945 quando, al termine del secondo conflitto mondiale, l'Italia riuscì a liberarsi dall’occupazione nazista e dal regime fascista con la sua definitiva caduta. I valori della Resistenza che il popolo italiano oppose al regime totalitario che stringeva nella sua morsa la nostra terra, da nord a sud, devono essere memoria e monito perché questo non succeda mai più». Lo afferma in una nota Rita Barbera, candidata a sindaco di Palermo. «Proprio mentre l’Ucraina sta attraversando gli orrori di una guerra dissennata - aggiunge - la giornata del 25 aprile deve ispirare un forte «mai più» a tutte le guerre». «Le palermitane e i palermitani - dichiara Rita Barbera - hanno dimostrato, anche con il loro contributo diretto alla Resistenza grazie agli uomini migliori nati in terra di Sicilia, e penso a Placido Rizzotto, a Pompeo Colajanni ma non solo, di rifuggire non solo dal concetto della guerra ma anche a quello del fascismo e delle dittature». Un tema, quest'ultimo, che Rita Barbera approfondisce con un attacco al centrodestra. «Non posso che guardare con disappunto alla decisione di una parte del centrodestra - dichiara - di candidare Francesco Cascio che porta in dote come vicesindaco Alberto Samonà, attuale assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana del fallimentare governo regionale targato Musumeci, il quale si è distinto per la sua prossimità a un pensiero che è bandito dalla Costituzione, arrivando a scrivere, nel suo libro di poesie Le colonne dell’eterno presente, versi in onore delle Schutz-Staffeln, ovvero le SS, da lui definite "Guerrieri della luce generati da padre antico e dalla madre terra. Nel sacrificio dell’ultima Thule. Monaci dell’onore"». «È più che mai necessario - prosegue Rita Barbera - che i partiti del centrodestra, anche attraverso i loro candidati sindaco, rinneghino il fascismo e le dittature ed evitino, pur di vincere, di candidare nelle loro liste personaggi che hanno dimostrato prossimità con tale pensiero».