Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

Palermo, è Miceli il candidato del centrosinistra: «Ora un patto sulle cure di cui la città ha bisogno»

Francesco Miceli

«Accetto la sfida e sono pronto a candidarmi a sindaco di Palermo: nel pomeriggio convocherò la coalizione che sosterrà la mia corsa a Palazzo delle Aquile». Lo dice Franco Miceli, che ha sciolto la riserva e sarà il candidato di Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Sinistra Civica Ecologista e movimenti civici che sostengono la linea progressista. Ieri pomeriggio era arrivato il via libera definitivo da parte del M5s dopo un incontro tra il capo del Movimento Giuseppe Conte e i parlamentari e consiglieri comunali. Miceli sta predisponendo un documento con il quale ufficializzerà la sua discesa in campo come candidato. Miceli ha detto di accettare la sfida «perché ciascuno di noi è chiamato a fare qualcosa che sia utile e che sia buono per Palermo. La mia sfida è quella di stringere un patto, con grande realismo e senza infingimenti, attorno alle cure di cui la città ha assoluto bisogno. Ciò impone un impegno oltremodo straordinario nella consapevolezza che non vi sono ricette preconfezionate. E chi afferma di avere in tasca tutte le soluzioni sa di mentire e agisce secondo vecchi calcoli e accordi di potere, mettendo in scena uno di quei tanti spettacoli poco edificanti a cui assistiamo ormai da giorni». Per Miceli «Palermo non può e non deve essere ostaggio di vecchie e logore formule politiche, lontane da visioni future e che avrebbero come risultato soltanto una progressiva regressione della città. Palermo ha bisogno di crescere per essere una delle città capitali del Sud Europa, cerniera e snodo tra i continenti, in prima linea nella battaglia per la costruzione di un’area mediterranea produttiva, inclusiva e densa di valori culturali». «Lo schieramento progressista - aggiunge - e una parte considerevole della società civile, che ritengo essere un punto essenziale di riferimento, ha dimostrato di avere compreso che c'è bisogno di cambiare passo. Proprio la società civile ha costruito negli anni recenti una importante azione per sviluppare una coscienza collettiva sul senso di abitare la città e indicato nuove modalità, nuove visioni ed un approccio critico per affrontare le tante difficoltà che ogni grande città registra e che incidono negativamente sui diritti di cittadinanza. Questo è il senso dell’offerta di candidatura che mi è stata rivolta. Un’offerta sulla quale ho molto riflettuto e lavorato, consapevole delle difficoltà che comporta governare una grande città. Ho ritenuto che la condizione primaria per accettare la candidatura fosse quella di dare vita ad un largo schieramento unitario propositivo e in grado di battersi per far vivere una nuova Palermo. Le riserve pubblicamente espresse sono state superate». «Il risanamento finanziario del Comune - conclude - è un tema prioritario di cui il Governo centrale dovrà farsi carico. I leader nazionali dei partiti della coalizione hanno compreso che occorre uno sforzo straordinario per dare alla città di Palermo un futuro e, in questo senso, hanno confermato il loro pieno sostegno a un’azione incisiva per un programma di rinascita. Un programma partecipato che interpreti i bisogni e le aspirazioni della città. Queste sono soltanto le premesse del Patto per Palermo».

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