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Palermo, prof fuori sede e mobilità interprovinciale, il SILav presenta diffida al Miur

Gaetano Giordano

“Tutelare i docenti fuori sede, gli insegnanti immobilizzati e quelli della mobilità interprovinciale 2022/23”. È quanto chiede il Sindacato Italiano Lavoratori (S.I.Lav.) che, tramite lo studio legale Fasano di Palermo, ha notificato al Miur, una formale diffida.

Il S.I.Lav. contesta al Ministero di aver coniato una procedura di mobilità del tutto avulsa dalla normativa nazionale e comunitaria, in materia di trasferimenti volontari. “Nello specifico – spiega il Segretario Generale del S.I.Lav. Gaetano Giordano - viene evidenziata l’attivazione di un sistema che ha derogato, in assenza di specifica delega normativa, il Testo Unico in materia scolastica”. Quest’ultimo si riferisce al decreto legislativo 297/94.

“Nella procedura di mobilità – aggiunge Giordano -, sono presenti evidenti vincoli illegittimi, come ad esempio la negazione del diritto alla fruizione della precedenza ex l. 104/1992 per i docenti che assistono un familiare disabile grave, che, di fatto, penalizzano tantissimi docenti”.

“Nella diffida - continua Giordano - abbiamo fatto istanza al MIUR per disapplicare e quindi fare rettificare in autotutela il CCNI 2022/25 e la pedissequa ordinanza n. 45 del 25 febbraio 2022 al fine di far riconoscere agli istanti: il 100% dei posti disponibili (in virtù della loro anzianità giuridica), l’abbattimento dei vincoli e il diritto alla precedenza ex l. 104/1992 per i docenti della mobilità interprovinciale che assistono ad un familiare disabile grave”.

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