Palermo

Venerdì 09 Maggio 2025

Rivelazione di segreti d’ufficio, condannato l’ex sindaco di Bagheria Cinque

Patrizio Cinque

L'ex sindaco di Bagheria ed ex M5s, Patrizio Cinque, è stato condannato dal Tribunale di Termini Imerese  ad 8 mesi, pena sospesa, per rivelazione di segreti d’ufficio.  Analoga condanna per l'ispettore dei vigili urbani, Domenico Chiappone. Sono gli unici due condannati nel processo nato da un blitz dei carabinieri nel Comune nel 2017.  Assoluzione piena per tutte le altre contestazioni: turbativa d'asta, falso ideologico e presunte irregolarità nell'affidamento della gestione del palazzetto dello sport e del servizio di smaltimento dei rifiuti.  Scagionati tutti gli altri imputati:  l'ex commissario della Provincia di Palermo, Manlio Munafò, l'ex vicesindaco Fabio Atanasio, il rappresentante dell'associazione sportiva Nuova Aquila Palermo, Salvatore Rappa, il geometra Onofrio Lisuzzo, il funzionario comunale Romolo Maggio e la dipendente comunale Angela Rizzo. L'inchiesta scatenò un terremoto  amministrativo e politico  al  Comune di Bagheria e anche nel movimento grillino.  A Cinque venne notificato l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e si  autosospese dalla carica. L'indagine riguardava presunte irregolarità nell'affidamento del servizio di smaltimento dei rifiuti con un appalto da 5 milioni, quello (mai realizzato) e legato all'affidamento ad una società del palazzetto dello sport e gli accertamenti della polizia municipale su un immobile abusivo del cognato dell'ex primo cittadino per cui è stato ritenuto sussistente, appunto,  la rivelazione di segreto d'ufficio.   Dopo poco tempo al cognato di Cinque venne notificato l'ordine di demolizione dell'immobile.

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