Ninni Terminelli, presidente di Sinistra delle Idee, punta l’indice su quella che definisce «confusione nel dibattito del Pd regionale sulle comunali di Palermo», che a suo giudizio «rischia di creare problemi all’intera coalizione». Terminelli dice che «non possiamo pagare tutti questo caos. Il Pd regionale dica da che parte vuole stare: se in un’area progressista o in campo largo indistinto, inclusa Forza Italia, con chi ha contrastato lo sviluppo della città di Palermo. La politica non è un’equazione aritmetica o una battaglia navale. Le coalizioni nascono per valori e non per calcoli algebrici. Le coalizioni non sono somme, ma sintesi di valori». Per Terminelli, inoltre «i programmi e le scelte politiche degli ultimi anni e nel presente delle forze che il Pd regionale vorrebbe inglobare in un modello di coalizione antisovranista sono incompatibili con il nuovo centrosinistra palermitano». Non si tratta, conclude, «di settarismo, barriere ideologiche o vendette politiche. Non appartengono alla nostra cultura politica della sinistra. Per Sinistra delle Idee, che ha scelto per il futuro di Palermo, l'adesione a Sinistra Civica Ecologista, non esistono i presupposti logici, valoriali e politici per sedersi a discutere in una stessa coalizione con chi ha votato contro ogni provvedimento per la crescita della città e paralizzato per mesi l'approvazione del piano triennale delle opere pubbliche. Il Pd non tiri troppo la corda. Le corde possono anche spezzarsi. E oltre alle scelte dei dirigenti politici, esiste il voto dei cittadini».