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Niente tram in via Libertà, stop all'opera-simbolo dell'amministrazione Orlando

L'amministrazione Orlando subisce un'altra sconfitta. Cocente. Il Consiglio comunale ha bocciato la linea di tram che doveva passare da via Libertà, partendo dalla stazione centrale e finendo la sua corsa in via Croce Rossa. Quella che era considerata l'opera-simbolo di questa amministrazione va in soffitta. E anzi c'è chi sostiene che sia pregiudicata l'intera opera da 700 milioni di finanziamenti (che prevede intanto altre tre linee e poi altre tre) che secondo alcuni si perderanno.

A caldo dirama un comunicato il sindaco insieme alla giunta che parlano di "atto di irresponsabilità politica che produce danni incalcolabili per la città e che l'amministrazione comunale cercherà di limitare facendo valere la evidente illegittimità di questa scelta amministrativa in ogni sede competente. Siamo in presenza di una scelta palesemente illegittima - si legge nella nota - anche per eccesso di potere e contraddittorietà. È paradossale che tale scelta si ponga in contrasto con gli interessi della città, con l'utilizzo di risorse pubbliche e con i progetti e le scelte deliberate e approvate da tutti i governi nazionali che si sono succeduti negli ultimi anni".

Tecnicamente la linea A è stata stralciata, accantonata cioè, dal progetto inserito nell'elenco annuale del piano triennale delle opere pubbliche con un emendamento a firma di Giulia Argiroffi e Ugo Forello del gruppo Oso.

Un'operazione politica che ha visto all'opera da settimane una volontà trasversale che ha anche contestato la narrazione secondo cui questo tipo di decisione rischia di fare perdere l'intero finanziamento, come sostengono anche alcune relazioni tecniche degli uffici. «Nessuno sta buttando via nulla – spiega Ugo Forello -. Semmai qui la politica si riprende il suo ruolo e sostanzialmente stiamo soltanto spostando una fetta di progetto da un elenco annuale già morto e sorpassato, quello del 2020 ed è proprio per questo che non ci può essere alcun danno erariale».
«Ma così crolla l'intera progettazione – dice Sergio Maneri, capo area della pianificazione urbanistica -. Si parte da zero e il progetto non ha più senso».

I pareri negativi degli uffici agli emendamenti, infatti, in un primo tempo avevano messo inquietudine tra i consiglieri, il che ha paralizzano l'Aula a lungo. Aleggiava lo spettro del danno erariale per i soldi già spesi per la progettazione e gli impegni presi. Ma alla fine le alleanze si salvano. E votano per lo «stralcio» del progetto di tram in via Libertà i gruppi Oso, +Europa, Sicilia futura, Italia viva, Fratelli d'Italia, Lega, Udc e Azione. Risultato finale su 33 presenti in aula: 22 sì, 9 no e 3 astenuti.

Dopo l'ementamento al piano annuale che lo contiene, l'Aula ha approvato questa sera il Piano triennale delle opere pubbliche con 26 voti favorevoli, 2 astenuti e nessuno contrario.

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