Ore di attesa per conoscere definitivamente se la prossima tornata elettorale per le amministrative ad Alia, piccolo centro del palermitano, sarà caratterizzata dallo scontro fra due liste e candidati alla guida del paese, o se la “battaglia” sarà condotta soltanto contro il quorum dal candidato a sindaco Antonino Guccione e dai suoi sostenitori.
Dovrebbe arrivare, infatti, entro martedì o al massimo mercoledì la sentenza del Tar di Palermo sul ricorso presentato venerdì scorso dall’avvocata Maria Antonietta Cocchiara per conto dell’altro candidato a primo cittadino Francesco Todaro e del delegato alla presentazione della lista “Todaro sindaco un sindaco per la gente e tra la gente Alia nel cuore”, Gioacchino Di Pasquale.
I ricorrenti chiedono l’annullamento del verbale n.27 del 15 settembre e dei suoi allegati con il quale la prima Sottocommissione elettorale circondariale di Termini Imerese ha escluso la lista riconducibile all’ex sindaco del paese, presentata negli uffici della segretaria generale del Comune con 90 secondi di ritardo rispetto al termine stabilito dalla legge.
Secondo il presentatore della lista “è stata particolarmente difficoltosa la sottoscrizione della lista e le relative autentiche a causa delle limitazioni imposte per la pandemia da Covid-19 – si legge nelle osservazioni messe a verbale dall’assessore designato Gioacchino Di Pasquale -; la sede comunale dove si autenticano le firme dei sottoscrittori è diversa dalla sede dove è ubicata la segretaria generale e in ogni caso il medesimo presentatore era presente nei locali della sede comunale al piano terreno alle ore 11,56 con il proprio orologio (la segreteria è ubicata al secondo piano)”. Di Pasquale ha, inoltre, evidenziato e messo a verbale che nel giorno della fatidica scadenza “presso i servizi demografici, dove si raccoglievano le firme, alle ore 11,30 un gruppo di cittadini ha interessato gli uffici per la autentica di accettazione di candidature relative ad una ulteriore ipotetica lista mai presentata (con tali cittadini era presente il candidato della prima lista Dottor Antonino Guccione)” e che pare abbia rallentato tutte le procedure conseguenti.
La sera di mercoledì 15 settembre il segretario comunale, in sede di audizione innanzi ai componenti della prima Sottocommissione elettorale circondariale, precisava che “i presentatori hanno depositato la documentazione a partire dalle ore 12,01 e 30 secondi” e dichiarato altresì “di non avere avuto cognizione se i presentatori fossero già all’interno della Casa Comunale entro le ore 12,00 e di non conoscere i motivi del ritardo”. In quella sede lo stesso pubblico ufficiale ha, inoltre, depositato copia di un verbale con il quale accertava l’assenza a mezzogiorno dei presentatori di liste nel suo ufficio di segretaria posto al secondo piano del palazzo comunale.
Se da un lato ad avviso della Sottocommissione elettorale “può considerarsi, comunque, sussistente il “lieve ritardo” consistente in appena un minuto e mezzo”, la stessa ha ritenuto di non poter riconoscere valore di prova alle dichiarazione rese dal Di Pasquale circa la sua presenza all’interno del palazzo municipale prima di mezzogiorno, in quanto contrasterebbero con le formali attestazioni verbalizzate dal segretario comunale, secondo cui alle 12,00 nessuno era presente nell’ufficio per la presentazione delle liste”. E per questo motivo ha escluso la lista “Todaro sindaco un sindaco per la gente e tra la gente Alia nel cuore” dalla competizione elettorale locale.
Per il difensore dei ricorrenti, però, il provvedimento di non ammissione è palesemente illegittimo in quanto “non ha contemperato il carattere rigoroso del termine delle ore 12,00 con il principio del “favor partecipationis” di massima partecipazione alla competizione elettorale – sostiene il legale Cocchiara – ed altresì non ha tenuto in considerazione le circostanze addotte dal presentatore della lista anche con riguardo ai fatti allo stesso non imputabili”. Fra le righe della memoria difensiva, il legale ha sottolineato l’orientamento costante della giurisprudenza amministrativa che ha comunque ritenuto giustificabile il ritardo nella presentazione delle liste e delle candidature allorché ricorrano cumulativamente le seguenti condizioni: che il ritardo sia “lieve”, che all’ora di scadenza del termine i presentatori della lista siano già all’interno della casa comunale e che il ritardo sia giustificato da ragioni eccezionali ed imprevedibili non imputabili ai soggetti interessati. Secondo Cocchiara, il segretario comunale ha contravvenuto al principio di diligenza e doverosità secondo cui a mezzogiorno avrebbe dovuto accertarsi, per il tramite del personale a ciò incaricato, della presenza all’interno del palazzo comunale di eventuali presentatori di liste, così come prevedono le raccomandazioni contenute nelle relative istruzioni ministeriali. Inoltre – sempre secondo Cocchiara - non ha nemmeno verificato la veridicità di quanto asserito dal presentatore della lista, che cioè che alle 11,56 fosse già all’interno della casa comunale. Per l’avvocata si tratta di due gravi omissioni in quanto il pubblico ufficiale non si sarebbe dovuto accontentare di accertare soltanto l’assenza dei presentatori di lista nella stanza del suo ufficio, ma di verificarne e accertarne la presenza dentro il palazzo di via Regina Elena.
Fra i fatti o motivi giustificabili da ragioni eccezionali ed imprevedibili non imputabili ai soggetti interessati, il legale ne cita due: “la stanza/ufficio del segretario comunale si trova al secondo piano del palazzo comunale che peraltro non è dotato di ascensore, con la necessità di salire a piedi quattro rampe di scale – si legge nella memoria –; la presenza, poi alle ore 12,00 dei due testimoni all’interno dell’ufficio del segretario comunale ha di certo rallentato l’ingresso del presentatore nell’ufficio di segreteria che sebbene presente entro mezzogiorno, ha dovuto necessariamente attendere nel corridoio prima che il Segretario finisse la relativa verbalizzazione e poter accedere all’interno della stanza”.
Fatti e circostanze tutte da verificare, mentre stasera alle 18 in via Garibaldi si apre ufficialmente la campagna elettore dell’unica lista per il momento legittimata a candidarsi alla guida del paese. L’aspirante sindaco Antonino Guccione presenterà i suoi dodici sostenitori e riferirà ai cittadini i motivi che l’hanno indotto ad affrontare per l’ennesima volta la sfida politica locale. Una lotta contro il quorum o contro l’ex sindaco Todaro, se il Tar lo riammetterà alla corsa per le prossime amministrative.
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