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Amministrative a Palermo, rivolta nel Pd dopo l'autocandidatura di Rosario Filoramo

Rosario Filoramo

Nel Pd non è andata giù la candidatura di Rosario Filoramo, segretario del partito a Palermo, a sindaco del capoluogo siciliano.

Una durissima nota con cui i nove componenti della segreteria provinciale di Palermo si dimettono e scrivono a Filoramo: "L'autoreferenzialità con cui il segretario provinciale del Pd di Palermo ha proposto la sua personale candidatura a sindaco di Palermo senza confrontarsi con nessuno ci lascia a dir poco esterrefatti. Mosse insensate e azzardate come questa costituiscono un punto di non ritorno per chi, come noi, per mesi ha chiesto al segretario provinciale di fare lo sforzo di comprendere la reale portata della sfida che si cela dietro le prossime amministrative".

Tra i firmatari della nota anche i due vicesegretari, Giuliana Milone e Mario Meli: "Le diverse e schizofreniche posizioni politiche assunte nel tempo da Filoramo e, non ultimo, la sua 'auto candidatura possibile' alla carica di sindaco, ci portano a dire che questo segretario non è adeguato al ruolo che ricopre e che per noi è stato superato il punto di non ritorno", aggiungono.

Sul caso Filoramo replica: "Spiace apprendere solo a mezzo stampa che sette componenti su quarantuno della segreteria annunciano le dimissioni. Spiace a maggior ragione mentre stiamo lavorando per crescere e dialogare con la città, avviando le Agorà, assemblee di cittadini, volute dal segretario Letta. Il Pd palermitano è ormai proiettato in una dimensione pienamente partecipativa dove a contare sono le persone e non c’è più spazio per ridicole rivendicazioni correntizie".

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