Presentato lo stato dell’arte del lavoro per il nuovo Piano regolatore di Palermo: planimetrie, carte, rilievi, cartografie e la proposta di delibera sono stati trasmessi al Consiglio comunale. Il nuovo Prg, come scrive Giancarlo Macaluso sul Giornale di Sicilia in edicola, riporta in auge il vecchio sogno di una funivia per Monte Pellegrino a uso turistico e comincia, assicurano sindaco e assessore, il suo viaggio più delicato; quello decisivo. Dopo il via libera del Genio civile, che ha fornito il parere dopo 14 mesi, chiedendo all’amministrazione alcuni aggiustamenti, ora la palla passa a Sala delle Lapidi benché ci siano voluti quattro anni per portare il Prg alla scala cartografica attuale. È chiaro che diventa anche una partita politica. Il disegno della città futura ruota attorno alla vecchia idea della mobilità di questa amministrazione che però in alcune sue declinazioni ha qualche elemento frusto. Perché, ad esempio, si riparla di Mal (metropolitana leggera automatica) in sotterranea da via Oreto a Mondello, ma si è sempre detto che ha costi esorbitanti; così come il tunnel che dal porto dovrebbe collegare viale Francia per decongestionare l’area soprattutto dai mezzi pesanti. L’idea di fondo, comunque, per una città che è conosciuta urbanisticamente come quella del «sacco» di Ciancimino e compagni, è quella di avere zero consumo di nuovo suolo e segna lo stop alla costruzione di nuove case a eccezione di 1.500 alloggi popolari da realizzare in aree dismesse o abbandonate.