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Palermo sott’acqua, Santoro: “Non c’è appello, Orlando si dimetta"

La città di Palermo non resiste nemmeno ad un acquazzone. Rappresenta delle gravissime carenze infrastrutturali, un gravissimo deficit dal punto di vista viario, soprattutto nei sottopassaggi e nella zona di Mondello che diventa in giornate come queste un acquitrino, con i cittadini bloccati nelle loro Autovetture allagate con grave rischio per la loro incolumità. Stessa cosa è avvenuta nei sottopassaggi di viale Regione Siciliana, dove le automobili sono state addirittura sommerse con la gente costretta a lasciarle per mettersi al sicuro. Numerosi danni sono stati registrati dalle attività commerciali, dai ristoranti e dai pubblici esercizi. Questa è una città che purtroppo per l’incapacità dell’amministrazione comunale guidata dal solito Leoluca Orlando, davanti ad un acquazzone presenta tutte le sue debolezze e criticità, soprattutto dal punto di vista fognario. Le acque non hanno possibilità evidentemente di defluire correttamente. Gli impianti sono obsoleti e questo è un grave gap, attribuibile esclusivamente ad una amministrazione comunale che non si è mai occupata nel corso degli ultimi otto anni di provvedere ad una  ristrutturazione della città. Orlando si occupa di problemi assolutamente non condivisi dalla cittadinanza con particolare riferimento all’ossessiva volontà di accogliere in città i clandestini. Non c’è più alcun appello: Orlando deve rassegnare le dimissioni immediatamente e lasciare spazio ad una nuova classe politica che sappia amministrare e che tenti davvero di risollevare le sorti di una città meravigliosa che è stata messa in ginocchio dalla incapacità amministrativa di un sindaco e di una giunta di assessori la cui azione politica non è stata mai percepita dai cittadini”. Lo scrive in una nota l’avvocato penalista Stefano Santoro, responsabile del dipartimento Giustizia della Lega in Sicilia.

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