Palermo

Giovedì 19 Dicembre 2024

Ztl a Palermo, Orlando: "Provvedimento necessario, presto agevolazioni"

"La Ztl è un provvedimento necessario per tutelare la salute dei cittadini  e che ha avuto un impatto positivo sul centro storico e le sue attività economiche. Che come confermato dai dati sull'inquinamento è certamente efficace e, come tutti sanno, non serve certamente a fare cassa". È quanto dichiara il sindaco di Palermo in una nota a nome di tutta la giunta comunale. " Per questo serve che torni in funzione nelle prossime settimane quando si prevede un aumento sensibile del traffico. Ma - continua - visto che nessuno di noi vive fuori dal mondo e siamo tutti coscienti delle difficoltà vissute da cittadini e imprese in questo momento difficilissimo, ho chiesto a tutta la Giunta di contribuire a prevedere soluzioni e iniziative di agevolazione. Alcune di queste misure inizieranno subito con l'aumento degli iscritti in lista bianca e con la proroga dei pass, anche con la significativa collaborazione della Camera di Commercio. Altre misure che riguardano il trasporto pubblico e condiviso, a sua volta condizionato dalle restrizioni per il Covid-19, sono ancora allo studio ma contribuiranno a facilitare gli spostamenti delle persone che comunque dovranno sempre più essere, proprio per la salute di tutti noi, sempre più sostenibili". «Riattivare la Ztl il 18 maggio, quando l’Italia sarà ancora nel bel mezzo di una pandemia mondiale, sarebbe fuori luogo e incomprensibile. Chiediamo al sindaco Orlando e all’amministrazione di dialogare con la città: la Ztl non deve rappresentare il colpo di grazia per centinaia di attività commerciali sull'orlo della chiusura». Lo dicono Dario Chinnici e Gianluca Inzerillo, rispettivamente capigruppo di Italia Viva e Italia Viva-Sicilia Futura a Sala delle Lapidi. "Da settimane il traffico in città si è quasi azzerato e quindi non sussiste un pericolo per la salute dei palermitani - spiegano Chinnici e Inzerillo -. Semmai la salute dei cittadini sarebbe a rischio se, dovendo lasciare a casa l’automobile, dovessero usare in massa i mezzi pubblici su cui, invece, vanno rispettate rigide norme di distanziamento sociale». «In un momento del genere il Comune dovrebbe favorire una mobilità solitaria e aiutare le aziende a non chiudere definitivamente i battenti, allineandosi a quanto accade nel resto d’Italia», concludono Chinnici e Inzerillo.

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