Come promesso, e annunciato qualche mese, fa il sindaco Orlando ha presentato ai suoi alleati la nuova Giunta, che passa da otto a undici componenti, con grandi ritorni e importanti novità. A sorpresa tornano gli ex vice-sindaci Emilio Arcuri e Sergio Marino a cui sono andati rispettivamente gli incarichi del Sue, Condono, edilizia privata e innovazione e, al secondo, Rap, Verde e Reset.
Fa il suo ingresso in Giunta anche il giovane Paolo Petralia, 26 anni, giovane laureato in Giurisprudenza alla Statale di Milano e neo iscritto al Pd, figlio dell’ex procuratore aggiunto di Palermo Dino Petralia e della presidente del tribunale di Marsala Alessandra Camassa, che guarda con interesse al mondo delle Sardine. Petralia si è avvicinato ad Orlando attraverso il vicesindaco Fabio Giambrone.
«Quando sono venute fuori le Sardine le ho guardate con simpatia. Li ho seguite sin dalla loro nascita, tanto che lo scorso dicembre ho partecipato a una loro manifestazione ad Amsterdam. Sono ragazzi molto in gamba - dice - e rappresentano un elemento di dissenso sociale, ma finora non hanno offerto una proposta. Ci vuole una linea, una visione. Per acquistare una legittimazione politica ho sempre detto che avrebbero dovuto dichiararsi di sinistra».
Petralia ha conseguito anche un master in Affari internazionali a Ginevra e ha lavorato negli Stati Uniti, al Parlamento europeo e in Olanda nella sede di Eurojust. A lui le deleghe a Sport, Turismo e Rapporti Internazionali.
Per il resto non ci sono stati grandi cambiamenti: Fabio Giambrone prende il ruolo politico da vice-sindaco mantenendo la delega alla Polizia municipale. Giusto Catania, rimane alla Mobilità e Urbanistica ma perde la Rap. Maria Prestigiacomo, perde i Lavori pubblici e prende la delega Costruzione e manutenzione, oltre che i rapporti con Amap e Amg. Anche Giuseppe Mattina mantiene le Attività sociali ma cede il Decentramento a Giovanna Marano che continua a gestire la Scuola. Infine Leopoldo Piampiano mantiene le Attività produttive, Igiene e Sanità, Roberto D’Agostino Bilancio e cimiteri, Adham Darawsha, Cultura.
"Si tratta di una scelta che prosegue nel percorso di unione di esperienza e innovazione - ha detto il sindaco - in una visione che unisce competenze e professionalità locali con una grande apertura internazionale. Una visione che mira ad affrontare con concretezza i temi della città guardando al futuro."
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