Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Scommesse e politica, chiesta la condanna dei 7 imputati nel processo "Mafia Bet"

Chiesta dal pm della Dda di Palermo Francesca Dessì la condanna dei sette imputati del processo scaturito dall’operazione dei carabinieri «Mafia Bet» (14 tra arresti e denunce, tra febbraio e marzo 2019, a Campobello di Mazara, Castelvetrano, Mazara e Salaparuta) che hanno scelto di essere giudicati con rito abbreviato davanti al gup di Palermo Claudia Rosini.

Nell'indagine è stato coinvolto anche il deputato regionale di Forza Italia Stefano Pellegrino, accusato di corruzione elettorale in concorso senza aggravante mafiosa. La sua posizione, però, è stata già stralciata e il gup Rosini deve ancora decidere sulla richiesta della Dda.

Nell’abbreviato, il principale personaggio alla sbarra, per associazione mafiosa, è l’imprenditore di Campobello di Mazara Salvatore «Mario» Giorgi, di 61 anni (solo per lui anche concorso in corruzione elettorale), per il quale il pm Dessì ha chiesto la condanna a 12 anni di carcere. Dieci anni, invece, sono stati invocati per Francesco Catalanotto, di 47, di Castelvetrano, gestore di un centro scommesse a Campobello di Mazara.

Di favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra, sono accusati i campobellesi Paolo De Santo, di 44 anni, e Giacomo Barbera, di 66 anni. Per il primo, il pm ha chiesto 4 anni, mentre per il secondo 2 anni e 8 mesi. Due anni ciascuno, infine, sono stati invocati per Calogero Pizzolato, di 40 anni, anche lui di Campobello di Mazara, Antonino Tumbiolo, di 48, di Mazara, e Giuseppe Di Stefano, di 82, di Salaparuta. Il pubblico ministero ha chiesto anche la confisca dei beni sequestrati. Altri sei imputati saranno giudicati davanti il Tribunale di Marsala.

Caricamento commenti

Commenta la notizia