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Esercizio provvisorio soppresso all’Ars, stipendi a rischio: il governo ci riprova

Maggioranza all'Assemblea regionale siciliana ancora una volta sotto su un provvedimento fondamentale per la vita dell'amministrazione: il disegno di legge che stabilisce il ricorso all'esercizio provvisorio per i prossimi tre mesi.
Esercizio provvisorio soppresso, ma ora a rischio potrebbero esserci anche i pagamenti degli stipendi del mese di gennaio dell'intera amministrazione nel caso in cui non si riesca ad approvare una nuova legge entro questa settimana.

Il governo intanto ci riprova presentando subito in aula un testo modificato che ricalca quello approvato e che era pronto alla discussione di Aula ma alleggerito di alcune norme che erano state inserite nel corso della trattazione in seconda commissione. I sindacati esprimono la loro preoccupazione e chiedono di fare presto.

In apertura dei lavori parlamentari, il capogruppo della Lega, Antonio Catalfamo, ha annunciato: "Ci limiteremo a votare solo le parti del ddl che riguardano gli stipendi e ci asterremo sulle altre norme, intanto ritiriamo i nostri emendamenti".

Per Musumeci la soppressione dell’esercizio provvisorio votata ieri dall’Assemblea regionale siciliana "è un incidente di percorso". "I numeri c'erano - ha spiegato Musumeci -, tre erano a fumare, uno era andato» in bagno, «mi sembra assolutamente un fatto non politico. Dovesse diventare politico nei prossimi giorni, è chiaro che il ragionamento si porrà su un terreno diverso. Ma poi è il bilancio provvisorio, quindi a chi farebbero danno? La verità è che ancora qualcuno non ha capito che bisogna inseguire gli obiettivi che la gente vuole. Qualcuno è convinto che l’elezione a deputato regionale sia un punto di arrivo, e non hanno capito che invece è un punto di partenza. Ma lo capiranno presto".

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