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Insegnante sospesa a Palermo, Salvini: "Non doveva andarci di mezzo lei, giovedì l'incontrerò"

Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini

«Vedere un video dove dei ragazzi dell’età di mio figlio dicono che il decreto di Salvini è come le leggi razziali del fascismo denota ignoranza. Non ci doveva andare di mezzo la professoressa. Giovedì la incontrerò, visto che vado a Palermo, e incontrerò anche i ragazzi». Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, a Skuola.net, intervenuto in merito alla vicenda dell’insegnante sospesa all'industriale Vittorio Emanuele III di Palermo per non avere vigilato su un video realizzato di un gruppo di alunni che avevano paragonato le leggi razziali fasciste al decreto sicurezza.

Il 23 maggio, giorno dell’anniversario della strage di Capaci «sarò a Palermo, da uomo e ministro dell’Interno sarò a Palermo non solo per dovere».

«Vedere un video in cui ragazzi dell’età di mio figlio dicono che il decreto Sicurezza di Salvini è come le leggi razziali del fascismo quantomeno denota ignoranza, perchè il decreto mette limiti all’immigrazione. Detto questo, incontrerò anche i ragazzi: magari la conoscenza diretta porta a un’idea diversa», ha aggiunto Salvini.

«Ma ti pare parlare di Olocausto solo perchè voglio che si entri in Italia se si ha il permesso? La strategia del rigore e delle regole ha diminuito il numero dei morti in mare, quindi io sono assolutamente tranquillo e orgoglioso», ha rivendicato il titolare del Viminale.

«La decisione è stata presa da un ufficio preposto. Io mi sarei comportato diversamente, avrei adottato un altro provvedimento, più lieve», ha detto il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, intervenendo nella trasmissione telefonica 'Un giorno da pecorà in onda su Radio 1. «Incontrerò la professoressa giovedì - ha aggiunto Bussetti - in occasione della strage di Capaci, per la quale sarò a Palermo».

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