Colpo di scena nell'amministrazione di Termini Imerese. A sorpresa infatti sono arrivate le dimissioni del sindaco Francesco Giunta. È stato lui stesso a diffondere la notizia con un messaggio audio dove annunciava che si stava recando nel suo studio per spedire la Pec al segretario comunale per comunicare le sue dimissioni dalla carica di primo cittadino. Un messaggio con voce sofferta, certamente inaspettato. La decisione arriva in un momento davvero molto difficile per Termini Imerese, al centro della vicenda Blutec e dell'ex stabilimento Fiat e, notizia di pochi giorni fa, con l'inchiesta sul voto di scambio, che che ha coinvolto 96 politici, fra i quali proprio Giunta indagato per voto di scambio e peculato, quest’ultimo reato in relazione a un presunto uso privato dell’auto di servizio del Comune. «Come sapete nei giorni scorsi ho ricevuto insieme a 96 persone un avviso di garanzia. Ad oggi non ho avuto il tempo di acquisire la documentazione. Ho la coscienza a posto. Sono certo di dimostrare la mia estraneità dei fatti contestati. E mi sono dimesso con grande dolore visto che stavamo ottenendo ottimi risultati. Ma l’ho fatto perché così riuscirò meglio a difendermi da una serie di attacchi personali violenti di questi ultimi giorni. Devo ringraziare tutti gli assessori, i consiglieri comunali i dipendenti comunali per il lavoro svolto». Così il sindaco di Termini Imerese annunciando le sue dimissioni nel corso di una diretta Facebook. «Ho grandissimo rispetto per la magistratura sia quella inquirente che giudicante. Non è una frase fatta. Sono avvocato e tornerò a fare l’avvocato. Non sono mai stato duro negli attacchi. Sono fatto così. Ho rispetto per la persona umana. Profondo rispetto. Quel rispetto che qualcuno che con i capelli bianchi dovrebbe avere - conclude Giunta - godendosi una lauta pensione e non gettare e continuare a spargere veleno».