PALERMO. A Casteldaccia viveri in cambio di voti. E' la denuncia che il Centro studi Pio La Torre fa pubblicamente riferendosi alle elezioni regionali del 5 novembre scorso. "Durante le scorse elezioni a Casteldaccia un'associazione che si occupa di consegnare il pacco viveri alle famiglie indigenti avrebbe accompagnato tale servizio con una specifica richiesta di voto per un particolare candidato", afferma il presidente del Centro Pio La Torre, Vito Lo Monaco, in una lettera aperta nella quale si rivolge agli abitanti del paese, al sindaco Fabio Spatafora, al prefetto, al questore, alla procura di Palermo e a quella di Termini Imerese.
"Cari amici - continua Lo Monaco - il voto di scambio va denunciato e non si è 'sbirri' come mafiosamente affermato da qualche politicante. L'illegalità diffusa alimenta la piccola e la grande criminalità e la politica personale sporca. Ribellatevi. Occorre liberare i più poveri del paese dal ricatto al quale sono sottoposti (come sembra sia avvenuto anche nell'ultima elezione) quando ricevono il pacco viveri accompagnato dalla richiesta di voto. Ciò è illegale! È estremamente offensivo. Colpisce la dignità umana. E' un grave reato penale che va denunciato".
Il Centro Studi Pio La Torre chiede formalmente al sindaco di "stipulare una nuova convenzione con enti che supportano, senza oneri e condizionamenti, gli aiuti alimentari ai poveri, di assicurare una trasparente consegna dei pacchi alimentari, integri e non spacchettati, tramite l'onesto personale del Comune".
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