PALERMO. "Le deludenti elezioni palermitane hanno evidenziato che se non si conosce il territorio si compiono dei disastri. La comunità militante palermitana del movimento 'Noi con Salvini' chiede l'intervento dei vertici della Lega". È uno dei passaggi di un documento firmato dai militanti del movimento di Salvini di Palermo e discusso nella sede del comitato palermitano durante un'assemblea di sostenitori. Nel documento presentato al centro della bufera politica finiscono Alessandro Pagano e anche Ismaele La Vardera: "L'onorevole Alessandro Pagano ha agito di testa sua decidendo, contro la nostra opinione, di presentare ai vertici della Lega un ragazzetto rivelatosi alla fine un giullare che ha danneggiato l'immagine del partito a Palermo". Nel documento si definisce "un flop il risultato della lista, nemmeno il 3% ottenuto con tre simboli insieme - si legge -. Pagano ci ha commissariato, vietando l'utilizzo del simbolo per qualunque tipo di manifestazione. Il coordinamento regionale non è stato in grado di offrire una proposta politica credibile, rinunciando a battere su tematiche sovraniste e identitarie per paura di perdere il voto moderato e mettendo insieme a pochi giovani volenterosi tanti vecchi della politica molto vicini a tutto quel mondo che ha già amministrato Palermo e la Sicilia in generale". C'è rabbia contro Pagano, accusato di aver "tenuto la base ai margini del partito sostenendo più volte la nostra inutilità a fini elettorali". "Non possiamo chiedere le dimissioni di Pagano - dice Francesco Vozza - ma il partito faccia un'analisi su quanto successo e Pagano se ne assuma la responsabilità. Ho sentito il segretario nazionale del movimento, Angelo Attaguile, che si è detto molto rammaricato della situazione". Intanto arriva una precisazione. "Nessun componente o rappresentante del coordinamento 'Noi con Salvini' della provincia di Caltanissetta alla pseudo assemblea organizzata nelle stanze di una sede di NcS a Palermo e alla quale. Pertanto dai rappresentanti e tesserati autentici di Caltanissetta e provincia, non è stato sottoscritto né tantomeno visionato alcun documento contro Alessandro Pagano. Ci dissociamo categoricamente dai contenuti di questo documento, dal tono e contenuto millantatorio. Si tratta di considerazioni del tutto personali, che comunque riteniamo pretestuose e rancorose e di cui informeremo i probiviri del nostro partito nazionale".