PALERMO. «A Palermo ci sono 1.806 famiglie senza casa, il comune non è riuscito a strutturare un piano razionale per far fronte all’emergenza, ma a meno di due mesi dalle elezioni, il consiglio comunale ha deciso di occuparsi degli alloggi di edilizia residenziale convenzionata, da realizzare in siti industriali dismessi; uno riguarda l’ex Cotonificio siciliano, a Partanna Mondello. Ci chiediamo se tutto questo serve alla collettività o a uno sparuto gruppo di costruttori». Lo dice il candidato sindaco del M5S, Ugo Forello, che fa riferimento ad alcune delibere per la realizzazione di circa 400 alloggi. «Per effetto di questi atti - aggiunge Forello - il Comune destinerebbe all’edilizia vaste aree a elevato valore strategico, in deroga ai principi generali: le opere connesse all’urbanizzazione (verde pubblico, parcheggi, servizi) sarebbero molto inferiori rispetto al normale. Dal limite dei 18 metri quadrati di servizi per abitante, si passerebbe a quello di appena 7 metri quadrati, meno della metà». Riferendosi alla delibera sui permessi di edificazione nell’ex Cotonificio siciliano realizzato da Pietro Ajroldi e Franco Gioè nel 1952, tra via Partanna Mondello e via Aiace, il candidato sindaco del M5S dice: «Se quella delibera venisse approvata, sarebbe cancellato uno tra i migliori esempi di architettura industriale italiana, senza risolvere il problema». «In questi mesi, su istanze dei cittadini, il Movimento 5 Stelle ha elaborato, una proposta, che ha poi inserito nel programma per la città, che presenteremo nei prossimi giorni, e prevede di realizzare proprio nei locali dell’ex Cotonificio un Hub produttivo. Alla giunta comunale ricordo che il titolo di Capitale della cultura 2018 si conquista giorno per giorno, senza mortificare o svendere il patrimonio storico e architettonico della città; al Consiglio comunale che deliberare atti così delicati e strategici alla scadenza del proprio mandato è davvero scellerato».