PALERMO. La campagna elettorale al tempo dei social network è una battaglia senza esclusione di colpi. Di clic, di «mi piace», di condivisioni, di foto, di video. In compenso i manifesti elettorali sono diventati una rarità, nonostante sulla poca, sin qui, presenza di «faccioni» sui cartelli pesi il fatto che non è stata ancora decisa la data del voto. Nel frattempo i candidati sono scatenati sul fronte delle nuove tecnologie. Francesco Benigno, l’attore che una decina di giorni fa ha annunciato su Facebook la sua candidatura a Sala delle Lapidi con un filmato, ha raggiunto 85 mila visualizzazioni e scaldato decine e decine di tastiere. Tutto ciò che passa su internet è materiale da maneggiare con cura perché basta una svista per fare il giro del web, come è successo qualche giorno fa ad Ismaele La Vardera dopo che si è scoperto che il suo programma presentava stralci identici a quelli del sindaco di Segrate, comune dell’hinterland milanese. Sono otto finora i candidati usciti allo scoperto e tutti sono presenti in almeno uno dei tre social principali (Facebook, Twitter e Instagram). Ecco come ognuno dei concorrenti alla poltrona più prestigiosa di Palazzo delle Aquile si sta muovendo tra le insidiose maglie della Rete. L’ordine seguito è dato dal numero di «mi piace», dal più alto al più basso, alle pagine Facebook dei candidati. L’onda lunga di Orlando «Facciamo squadra» è lo slogan di Leoluca Orlando che punta al titolo di «pentasindaco». E con i seguaci di Facebook, il Professore riuscirebbe a riempire lo stadio Barbera. Sono 34.700 gli utenti che hanno cliccato «mi piace» sulla sua pagina. A suo favore gioca anche il fatto che «Leoluca Orlando, sindaco di Palermo» è stata creata il 30 marzo 2012, prima che venisse eletto per la quarta volta. Nel post fissato in alto, ossia quello che viene messo in evidenza, la nomina di Palermo a capitale italiana della Cultura per il 2018. Su Twitter Orlando conta oltre 61.600 follower. Il sindaco in carica latita, invece, su Instagram. Nell'account creato nel 2012 soltanto due foto di cinque anni fa e 316 follower. La Vardera si sdoppia «Contro i Golia per una città libera» è il motto di Ismaele La Vardera. Il più giovane dei candidati, 23 anni, su Facebook utilizza due canali, il profilo personale e la pagina. Nonostante lo scivolone di qualche giorno fa sul suo programma, La Vardera su Facebook ha quasi 15.200 «like» e il suo video in cui spiega i motivi per i quali intende correre per la fascia tricolore ha avuto 101 mila visualizzazioni. Il giornalista pubblicista, passato anche da «Le Iene», punta parecchio anche su Instagram, che aggiorna costantemente per i suoi 3.377 follower. La Vardera risulta essere meno attivo su Twitter dove è iscritto dal novembre 2012 e conta 765 follower. Ferrandelli poliedrico Fabrizio Ferrandelli sembra prestare particolare attenzione a tutte e tre le finestre social. In 1.328 ricevono i suoi aggiornamenti su Instagram. L'ultima immagine è stata caricata venerdì scorso e mostra il candidato della lista «I Coraggiosi» circondato dalla folla e dai flash dei fotografi alla presentazione della sua candidatura, sabato 18 febbraio al Politeama Multisala. Sono più di 8.600 gli utenti che invece visualizzano i suoi tweet. Tredicimila i «mi piace» alla pagina Facebook, dove Ferrandelli negli ultimi due post parla di mobilità e piazza la foto di una sorta di rendering con una linea ferrata a raso, ossia l'idea di un treno che passa davanti al porto. Spallitta senza Instagram Anche Nadia Spallitta, finora unica candidata donna, ha deciso di utilizzare su Facebook la pagina che aveva precedentemente aperto da vice presidente vicario del consiglio comunale. Sono quasi 6.300 gli utenti che seguono i suoi aggiornamenti dal primo social di Mark Zuckerberg. Iscritta su Twitter da gennaio 2015, Nadia Spallitta, avvocato amministrativista, ha finora 64 follower. Su Instagram nessuna traccia della candidata del comitato civico «Palermo Città Futura». Forello scalda i motori Ieri pomeriggio, poco dopo le 17, Ugo Forello ha aggiornato l’immagine di copertina della sua pagina Facebook. Alla stessa ora raggiungeva quasi 4.900 seguaci. Oltre seimila gli utenti che hanno dato un’occhiata al video integrale registrato in occasione della prima uscita dell’avvocato, tra i fondatori di Addiopizzo, candidato del Movimento Cinque Stelle, all'Istituto Padre Messina, a Sant'Erasmo due giorni fa. Nel profilo Instagram aperto a novembre scorso i follower sono 250, ma i 43 mi piace all'ultima foto, anche questa scattata a Sant'Erasmo, dicono che l'account è destinato a crescere. Numeri simili su Twitter dove il grillino è attivo dal 2012 ed ha sin qui collezionato 243 seguaci. Il rosanero Troja Sfiora i 1.400 fan la pagina «Tony Troja sindaco di Palermo» su Facebook che nell’ultimo video polemizza con Ferrandelli che lo ha querelato. Uomo di spettacolo e cantante, Troja è il candidato della lista civica «SìAmo Palermo». Curiosità: nel logo che campeggia sull'immagine di copertina il nome Tony Troja è in nero su uno sfondo rosa, chiaro richiamo alla squadra di calcio cittadina. Ultimo ad approdare su Twitter lo scorso 9 febbraio, Troja conta finora 14 seguaci. Va meglio su Instagram dove Troja, che ha 698 follower, mostra anche tanti momenti del suo privato come il bacio col suo cane, Maggie, o come la cena a base di sushi con la famiglia. «alla faccia di chi ci vuole male», scrive Troja in calce alla foto. L’architettura di Lomonte Il pubblico dell'architetto Ciro Lomonte, a capo del movimento «Siciliani Liberi», è composto da 790 utenti su Facebook, dove nell'immagine di copertina campeggia una vecchia pianta della città di Palermo con la chiara divisione in quattro mandamenti. Sono 91 i follower su Twitter nel profilo aperto a settembre 2016 da Lomonte che propone di ricostruire lo Zen e che nella breve biografia si dice «convinto che l'architettura possa migliorare la vita degli esseri umani». Lomonte, è al momento, assente su Instagram. L’altro Cammarata Centododici «mi piace» per Gaetano Cammarata, fanalino di coda sin qui su Facebook. L’operaio specializzato, che a ottobre scorso annunciò la sua candidatura con la lista «1 di noi» nella pagina ha postato anche il suo programma composto da tredici punti. Tra le intenzioni anche «costruire con poca spesa una funivia che colleghi con Monte Pellegrino» e la «creazione su Monte Cuccio e Monte Grifone di due impianti fotovoltaici tra i più grandi d’Europa».