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Codice etico, l'esame slitta ancora all'Ars. Musumeci: fiducioso

PALERMO. C'è qualcuno all'Ars che non vuole il codice etico? È l'interrogativo che aleggia a Palazzo dei Normanni da alcuni giorni tra i sostenitori della norma.

Il disegno di legge, approvato nei mesi scorsi dalla commissione regionale Antimafia presieduta da Nello Musumeci, è al secondo punto dell'ordine del giorno dei lavori parlamentari subito dopo il ddl sugli Urega.

Ma l'esame di entrambe le norme slitta ormai da tempo per mancanza del numero legale a sala d'Ercole, anche la seduta di oggi è stata rinviata dal presidente Giovanni Ardizzone dopo aver preso atto dell'esiguo numero di parlamentari tra i banchi.

Intanto però l'aula ha incardinato il ddl sul rinvio delle elezioni di secondo livello nei Liberi Consorzi e nelle città metropolitane. E del codice etico, pur rimanendo all'ordine del giorno, non se ne parla.

«Sono fiducioso che prevarrà il senso di responsabilità fra tutti i colleghi, anzi quasi tutti», afferma il presidente Musumeci. Se ne riparlerà la prossima settimana, l'aula tornerà a riunirsi martedì prossimo.

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