PALERMO. Sulla selezione dei dirigenti al Comune di Palermo ora indaga pure l'Anticorruzione nazionale. Dopo il ministero della pubblica Amministrazione è ora il team di Raffaele Cantone ad accendere i riflettori sulla vicenda che il Movimento 5 stelle da tempo sta seguendo da molto vicino per le “numerose irregolarità” che l'hanno caratterizzata.
A darne notizia sono stati gli uffici dell'Autorità diretta da Cantone, a mezzo lettera inviata al deputato alla Camera, Riccardo Nuti, per informarlo che, in relazione al caso di Palermo, “è stata trasmessa al responsabile della prevenzione della corruzione e al sindaco una richiesta di informazioni specifiche sui fatti dal Lei segnalati”.
Per segnalare le anomalie della selezione il Movimento 5 Stelle, oltre che inviare le carte a Cantone, aveva pure depositato una interrogazione ai ministri Alfano e Madia, e inviato un esposto alla Procura di Palermo e una segnalazione al prefetto del capoluogo siciliano.
A seguito della denuncia del M5S, per indagare sulla vicenda, sono stati sguinzagliati gli ispettori del Ministero della pubblica Amministrazione, come ha riferito il ministro Madia a Nuti, a margine di un question time a Montecitorio sulla selezione. “Della cosa poi – dice il deputato - non abbiamo, però, avuto conferme ufficiali, ma solo indirette”.
Sono numerosissime per il Movimento le ombre che si stagliano sul concorso, che mira a rimpolpare gli organici del Comune di Palermo con ulteriori 14 dirigenti a tempo determinato. “Ombre - afferma Nuti - confermate dal fatto che anche lo stesso segretario generale del Comune, Fabrizio Dall’Acqua, ha sollevato precise perplessità, segnalando in due occasioni che i requisiti richiesti per le singole posizioni offerte rischierebbero 'di apparire personalizzati e potenzialmente identificativi dei soggetti incaricandi’, evidenziando altresì la ‘irragionevolezza di alcuni requisiti di accesso' ”.
Le perplessità sollevate dal Movimento sembrerebbero trovare conferma nei risultati della selezione: su 14 dirigenti vincitori del concorso, infatti, ben 13 ricoprivano già il ruolo di funzionari all’interno del Comune, di cui 9 erano già stati nominati 'referenti', in quasi tutti i casi, nei medesimi uffici dove lavoravano prima di vincere il concorso. E questo a fronte di ben 800 domande pervenute da parte anche di candidati esterni con maggiore esperienza, rispetto a quella vantata da alcuni vincitori.
“Questa selezione – commenta Nuti - mese dopo mese si conferma disegnata su misura per soggetti già decisi a tavolino. Nonostante il sindaco Orlando e la sua cricca facciano finta di non sentire e di non vedere le magagne che hanno caratterizzato tutta la vicenda, grazie al Movimento 5 Stelle si sta finalmente iniziando a scavare, prima con l'invio degli ispettori ministeriali e ora con l'indagine dell' Autorità nazionale anticorruzione. Potrebbe non essere un caso che il Comune non si sia costituito, fin dall'inzio, parte civile contro Li Castri, il dirigente a processo per abusivismo edilizio, già indagato al momento dell'avvio della selezione e risultato poi tra i vincitori”
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