PALERMO. Il Consiglio comunale di Palermo ha approvato ieri sera a maggioranza il regolamento sulla movida. Il provvedimento è passato con il voto contrario di Fi e Pd.
Le nuove disposizioni, contenute nel regolamento approvato ieri dal Consiglio comunale, sono in linea con le disposizioni contenute nelle ordinanze sindacali, che finora hanno regolato la movida a Palermo, prevedono lo stop alla musica acustica all'esterno con esclusione dell'amplificazione dall'una in poi il venerdì e il sabato; dalle 24, invece, dal lunedì al giovedì e la domenica. Il divieto di somministrazione di alcolici e bevande in contenitori di vetro, invece, scatta dalle 24 fino alle 7. Per quanto riguarda le discoteche il provvedimento rinvia alle disposizioni contenute nella legge nazionale. Il regolamento sulla movida avrà validità ed efficacia per sei mesi. Entro questo arco temporale, la giunta comunale dovrà deliberare e inviare al Consiglio, per l'approvazione, il cosiddetto piano di zonizzazione. Il piano, che potrebbe arrivare entro l'estate, consentirà una differenziazione della città in zone e potrebbe consentire un minimo di amplificazione nelle zone balneari, nel rispetto delle esigenze degli esercenti con quelle dei residenti. Il provvedimento, infine, apporta alcune modifiche sul fronte delle sanzioni.
L'ASSESSORE MARANO. "Il provvedimento sulla cosiddetta movida, approvato ieri dal Consiglio comunale di Palermo, è il primo regolamento adottato da una città del Sud, scelto come strumento che possa arginare i fenomeni di degrado in cui l'intrattenimento, in ampie zone della città, travolge e nega il diritto al silenzio dei residenti con l'uso dell'amplificazione". Lo dice l'assessore alle Attività produttive del comune di Palermo. "Il regolamento - aggiunge - è stato arricchito con il vincolo posto alla giunta di presentare entro sei mesi il piano di zonizzazione acustica. Lo schema del provvedimento votato ieri sera a Palazzo delle Aquile è snello, essenziale con un corpo asciutto e contiene disposizioni su orari, tutela della salute dell'ambiente e dei beni culturali, disposizioni in materia di acustica e deroghe". "Va ricordato - conclude - che proprio ieri sera dal Tar sono stati comunicati i contenuti del decreto che ha negato la sospensiva al ricorso avanzato da un noto locale della città. Tra le motivazioni addotte tribunale amministrativo è da sottolineare quella secondo cui, in ragione delle numerose segnalazioni-denuncia dei residenti, una sospensiva avrebbe potuto favorire il perpetuarsi degli abusi acustici".
IL PD. "Senza il piano di zonizzazione il regolamento è a rischio di annullamento da parte del Tar". Lo dice il capogruppo del Pd in consiglio comunale a Palermo, Rosario Filoramo, riferendosi al regolamento sulla movida, al quale l'aula ha dato il via libera ieri sera, con il voto contrario di Pd e Fi. "E' l'ennesimo flop annunciato di questa amministrazione comunale. Ormai siamo abituati a ricevere proposte di deliberazioni redatte dalla giunta che al vaglio del Consiglio risultano incomplete o illegittime, ma comunque inutili ed a volte perfino dannose per il comune e la comunità". "Il gruppo del Pd ha scelto di fare emergere tutte le criticità di questo atto, che serve solo ad alzare una cortina fumogena sull'incapacità della giunta di affrontare il tema della convivenza del diritto dei residenti - conclude -ad avere notti tranquille con quello di chi la notte vuole divertirsi e da essa ricava i propri guadagni".
FORZA ITALIA. "Se entro sei mesi la giunta non presenterà il piano di zonizzazione, il regolamento sulla movida decadrà. Questo provvedimento è un flop, senza il piano di zonizzazione non avrà alcun effetto. Abbiamo chiesto con un ordine del giorno all'amministrazione di riferire in aula ogni due mesi sui risultati conseguiti,con l'entrata in vigore di questo provvedimento che per noi è assolutamente inefficace". Lo dice il capogruppo di Fi in consiglio comunale a Palermo, Giulio Tantillo. "L'impianto sanzionatorio previsto - prosegue - in caso di violazioni, in alcuni casi, è assolutamente ingiusto. Per quanto ci riguarda alcune misure andavano riviste, ma la maggioranza le ha volute mantenere inalterate, in danno ai commercianti".
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