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Musica sino a tardi, è polemica per le deroghe alla Festa dell’Unità

PALERMO. Compagni, fate silenzio! La classe operaia deve andare a nanna e per colpa vostra non ci riesce. Troppo chiasso, troppa caciara, troppa musica «sparata» dalle casse fino a tarda notte ai Cantieri culturali della Zisa.

Una Festa dell' Unità tarantolata di musica e guizzante di vitalità va bene; un po' di baccano è inevitabile. Il punto è che i timpani occupati sino alle 2,30 della notte, per giunta col timbro della questura, per chi abita nelle immediate vicinanze diventa fastidioso, per non dire insopportabile, per non dire un incubo.
A proposito, ma perché per la kermesse dei «dem» non vale l' ordinanza del sindaco che impone per la musica all' aperto uno stop a mezzanotte nei giorni feriali e all' una nei fine settimana? Perché questa previsione esiste solo per bar, pub, ristoranti, paninerie che rischiano multe salate e chiusure fino a 15 giorni?
Se lo è chiesto un cittadino che, malgrado i tappi alle orecchie, non riesce a prendere sonno e ha scritto al sindaco, Leoluca Orlando. Una lettera in cui si fa riferimento a ragazzi che devono andare a scuola l'indomani, impiegati che alle 7 devono essere già sbarbati e con la cravatta al collo. Insomma, a tutto quel mondo (quasi tutto) che la mattina deve saltare giù dal letto di buon' ora ed è costretto a poche ore di sonno. Così, occhiaie, palpebre cascanti e sbadigli d' ordinanza per loro sono garantiti in questi giorni targati partito democratico.

DAL GIORNALE DI SICILIA DEL 2 OTTOBRE 2015

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