PALERMO. Da un lato, gli uffici abbonamenti che non aprono il pomeriggio; dall'altro, circa trenta auto destinate al car sharing ma che, a sua detta, restano a motori spenti nella rimessa di via Roccazzo. Il consigliere comunale di Forza Italia, Angelo Figuccia, si scaglia contro l'Amat. E lo fa in giorni non semplici per l' azienda: all' indomani dell' aggressione ai danni di uno degli autisti, ma soprattutto il giorno prima della convocazione del Cda di via Roc cazzo per mano del sindaco Orlando e dell' assessore alla Mobilità, Giusto Catania.
«Assistiamo alla beffa di scelte insensate del management aziendale esordisce Figuccia - che non mette in pratica le aperture pomeridiane degli uffici abbonamenti».
Secondo il consigliere, infatti, il servizio era «affidato a personale del gruppo degli ausiliari al traffico che, debitamente formati spiegano dai suoi uffici, si occupavano (e continuano a farlo, ndr) di abbonamenti e car sharing presso il centro commerciale Conca d' Oro e il punto vendita Leroy Merlin. Intorno al mese di giugno, quasi contestualmente alla disposizione di servizio che ha allungato gli orari di apertura pomeridiani - continuano-, a questo personale viene tolta la gestione del servizio abbonamenti presso i centri di De Gasperi, Basile, Stazione centrale e Manin» lasciando così, di fatto, la gestione esclusivamente nelle mani de «personale amministrativo che, per orario di lavoro, svolge attività soltanto la mattina e con due soli rientri pomeridiani; mentre le unità tolte – concludono - hanno sempre lavorato su turni, compresi sabato domeniche e festivi». «Così facendo - sottolinea Figuccia - si va in barba ai servizi promessi, da prestare ai cittadini e ai turisti in visita», sottolinea Figuccia. Il consigliere, però, prende la palla al balzo per puntare il dito anche contro il servizio di car sharing: «All'interno della rimessa di via Roccazzo - sottolinea - giacciono, ricoperte di polvere, circa 30 auto elettriche mai messe in uso. Mi auguro- conclude Figuccia - che le polizze assicurative delle vetture vengano messe in copertura quando entreranno in circolazione, altrimenti chi pagherà questi costi inutili?».Ieri non siamo riusciti a metterci in contatto con l'Amat per avere una replica. P. PI.
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